Anche chi non è esperto di Fisica ha sentito il suo nome almeno una volta, magari associato al celebre "paradosso del gatto": Erwin Schrödinger (Vienna, 12 agosto 1887 - Vienna, 4 gennaio 1961) fisico quantistico e matematico austriaco, Premio Nobel per la Fisica nel 1933, è il protagonista del Doodle di oggi, che celebra il suo compleanno. Se fosse ancora in vita, spegnerebbe 126 candeline.
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l'equazione d'onda Il suo nome è legato all'omonima equazione, formulata nel 1926, che serve a determinare le orbite più probabili occupate da un elettrone intorno a un atomo. Con questa formulazione l'atomo cessò di essere concepito come un modello planetario, con gli elettroni che si muovono seguendo traiettorie circolari e prevedibili intorno al nucleo, per assumere le sembianze di un nucleo centrale circondato da una nube di elettroni, di cui l'equazione può solo determinare la forma.
Questo abbandono della concezione deterministica della Fisica - secondo cui date alcune condizioni iniziali è sempre possibile calcolare la traiettoria di una particella - valse a Schrödinger il Nobel per la Fisica sette anni dopo.
La vita Nato a Vienna nel 1887, Erwin studiò Fisica Teorica all'Università della capitale, interrompendo gli studi (poi ripresi) per il servizio militare volontario. Nel 1917 tornò a Vienna per insegnare Meteorologia, ma fu solo intorno ai trent'anni che iniziò la sua fervente pubblicazione di articoli scientifici sulla Fisica teorica: l'equazione d'onda fu elaborata mentre era professore di Fisica all'Università di Zurigo, e stava trascorrendo un periodo di vacanza sulle Alpi svizzere.
Noto oppositore del nazismo, fu sottoposto, dopo l'occupazione austriaca del 1938, a interrogatori e persecuzioni. Rinnegò la propria opposizione al regime per motivi di carriera, un gesto di cui in seguito si sarebbe amaramente pentito. Abbandonata l'Austria si rifugiò a Dublino (Irlanda) dove rimase fino alla pensione e dove pubblicò, nel 1944, What is Life? (Che cos'è la vita?) un saggio scientifico in cui affronta il tema della vita dal punto di vista genetico e fisico (ispirato da quest'opera James D. Watson avrebbe iniziato le ricerche sul gene che portarono alla scoperta della doppia elica del DNA).
Nel 1955 fece ritorno a Vienna, dove morì di tubercolosi nel 1961, all'età di 73 anni.
Il gatto nella scatola Schrödinger è universalmente conosciuto per il "Paradosso del gatto" (ricordato nel Doodle), che dimostra come l'interpretazione ortodossa della meccanica quantistica non basti a descrivere i sistemi fisici in cui il livello subatomico delle particelle interagisce con quello macroscopico (per leggere il paradosso del gatto e la sua spiegazione clicca qui).
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