A Las Vegas è di scena il CES, la fiera dell’elettronica più importante del mondo. Attese 130000 persone, l'8% in meno rispetto all'anno scorso. Il keynote tenuto abitualmente da Bill Gates è affidato a Ballmer. Ecco i dispacci dal nostro inviato speciale. [Paolo Pontoniere da Las Vegas]
Luci, azione, si gira! Riparte oggi a Las Vegas il Consumer Electronics Show, l’appuntamento annuale che fa convergere sulla capitale mondiale del gioco d’azzardo gli appassionati di tecnologia da tutti gli angoli pianeta.
Un CES sottotono quello di quest’anno, in gran parte a causa della recessione e della stretta creditizia, secondo gli organizzatori questa volta i partecipanti saranno meno di 130 mila, ma non meno interessante di quelli che l’hanno preceduto. Prima di tutto perché è verde: dalle tecnologie al risparmio energetico e al riciclaggio delle materie prime, sembra proprio che i produttori di beni elettronici abbiano finalmente capito che si devono prendere cura dell’ambiente.
Sebbene esordisca ufficialmente solo stamane, lo spettacolo per i giornalisti e gli analisti è già iniziato da due giorni: conferenze stampa, tavole rotonde e incontri con i vari dirigenti d’azienda si susseguono a ritmo serratissimo. Mercoledì 7 è stato il turno di John Chambers, CEO della Cisco, la società di networking finora specializzata soltanto in apparecchiature industriali, che ha annunciato lo sbarco nel mercato domestico. In una delle presentazioni più efficaci della giornata ha introdotto , quelli che Chambers spera diventeranno i nuovi strumenti della casa e della vita in rete: un sistema integrato per controllare tutti gli strumenti elettronici di casa. O come lo chiama lui, il futuro ecosistema elettronico globale.
Oggi resto a casa e mi diverto!
Ottimista anche il CEO della LG Electronics che, riportando un salto delle vendite del 17 per cento, si è detto sicuro che man mano che la crisi si aggraverà la gente tenderà molto spesso a rimanere a casa e a preferire l’intrattenimento familiare ai viaggi, alle serate al cinema e al ristorante. Una situazione che dovrebbe favorire, secondo lui, l’affermazioni dei televisori ultrapiatti.
Meno ottimista il CEO della Toshiba che vede invece un rallentamento generalizzato del mercato e di conseguenza anche dei prodotti hi-tech.
Le novità
Intanto si apprestano ad arrivare sul mercato camere che scelgono l’inquadratura giusta per il fotografo, televisori che comunicano wifi con i vari videoregistratori e i sistemi audio di supporto, pannelli solari per ricaricare telefoni mobili via Bluetooth, senza che ci sia nemmeno bisogno di estrarli di tasca, videotraduttori per l’alfabeto muto, occhiali che si trasformano in centri per l’MP3, e orologi che diventano piattaforme per la telefonia mobile e l’intrattenimento spettacolare.
Il ballo dei debuttanti
Quest’anno si registrano anche una serie di prime volte. Questo sarà il primo CES in oltre un decennio nel quale il discorso d’apertura non sarà proferito da Bill Gates, che l’anno scorso s’è ritirato dalla carica di CEO della Microsoft. A sostituirlo ci sarà Steve Ballmer. Un po’ come è avvenuto qualche giorno prima a San Francisco al MacWorld, la fiera elettronica dei prodotti Apple: Steve Jobs, fondatore e CEO della “Mela”, per la prima volta non ha partecipato.
[7 gennaio 2009]
Arriva Windows 7
Il secondo dispaccio di Paolo Pontoniere da Las Vegas (8 gennaio 2008)
Gli
abitanti di Las Vegas ci hanno fatto l’abitudine. Nei giorni del
Consumer Electronic Show i technorati che convergono sulla città da
tutti gli angoli del mondo si impadroniscono dei luoghi pubblici.
La folla umana e gli espositori che la attraggano, dalle sale del centro espositivo, il Las Vegas Convention Center, si riversano sulla città del Nevada e tempestandola di nuove diavolerie tecnologiche ne stravolgono l’usuale carattere sessuo-spettacolare, trasformandola nella capitale mondiale della tecnologia.
Non così però quest’anno.
Certo gli espositori, gli ospiti e i giornalisti stanno ancora
arrivando a migliaia, sopratutto nel caso dei secondi. Per adesso si è
registrato un incremento delle presenze del 10 per cento, ma
l’esuberanza degli anni passati ha lasciato il posto ad atteggiamenti
più contenuti. Ad una sorta di mutismo stupefatto, alla pensosità
tipica di coloro che si sono resi conto che è tempo di cambiar
direzione ma non sanno ancora da che parte girarsi.
La crisi avanza
Sarà che stamane il presidente eletto Barack Obama ha fatto un discorso
alla nazione nel quale l’ha messa in guardia dell’eventualità che la
situazione economica potrebbe aggravarsi molto di più di quello che ha
già fatto. Sarà per il fatto che giusto di fronte ai padiglioni del
centro si possono ammirare gli scheletri di una serie di grattacieli la
cui costruzione è stato sospesa di botto a causa del fallimento dei
costruttori o sarà per il fatto che per la prima volta al CES sono
arrivati anche i manifestanti che ne protestano le sue strategie, fatto
sta che a differenza del passato questa volta è il mondo reale, la
cosiddetta main street, che si riversa sulla manifestazione. Non solo
agli angoli della strada si sono assiepati decine e decine di
lavoratori immigranti disoccupati alla chiara ricerca di un modo per
guadagnarsi la pagnotta ma negli stessi saloni della mostra hanno fatto
capolino anche decine di giovani manifestanti.
Allarme spazzatura
Vestiti da zombie con la testa a forma di schermo televisivo intendono
richiamare l’attenzione del pubblico del CES sul problema della
spazzatura elettronica. Del suo riciclaggio, del suo riutilizzo e della
sua creazione.
Ma problemi sociali a parte, il CES rimane pur sempre una kermesse
tecno-scientifica con annunci di grande rilevanza che finiscono con
l’avere un impatto sostanziale sulla vita dei consumatori. E di annunci
non ne sono mancati.
E finalmente le novità. Poche.
Primo tra tutti quello della Microsoft che ha scelto il bully pulpit
del keynote dell’incontro, il discorso d’apertura, per lanciare il
nuovo sistema Windows 7, che sarà disponibile per il download dal web
in versione beta a partire da oggi. Un sistema questo che secondo gli
analisti potrebbe segnare l’allontanamento della casa di Redmond dal
sistema Vista.
Annuncio di rilevanza anche quello della Netgear che ha introdotto un
Internet TV Player che facilita il trasferimento dei video alla TV e un
router 3G broadband per il collegamento mobile all’internet,
particolarmente utile a coloro che hanno bisogno di stabilire un
ufficio viaggiante. La Panasonic ha invece presentato lo schermo
televisivo più sottile del mondo, poco più di due centimetri di
spessore, e più efficiente. Grazie, infatti, alla tecnologia NeoPDP riesce a consumare pochissima energia elettrica.
Ma l’annuncio più importante è forse venuto dalla Palm, creatrice del primo PDA della storia. La ditta di Sunnyvale, che negli ultimi aveva attraversato una forte crisi, ha introdotto il Pam Prè, un nuovo smartphone che oltre alla telefonia mobile combina in un solo apparecchio la fotografia, la navigazione web, il PDA, l’agenda elettronica e chi più ne abbia più ne metta, tanto che non ci sarebbe da stupirsi se facesse anche il caffè. Concepito in diretta concorrenza con l’iPhone della Apple, il Prè sembra dare il meglio di sé nell’accedere al web.