Scienze

Trovato il bosone di Higgs. O forse è qualcos’altro

Al CERN di Ginevra domani verrà fatto il punto sulle ricerche sul bosone di Higgs. L'annuncio della scoperta di una particella completamente nuova è data ormai per certa. Ma per affermare che si tratti effettivamente del bosone di Higgs o di qualcos'altro bisognerà attendere nuovi esperimenti e nuovi dati.

Il 4 luglio 2012 sarà il giorno del Bosone di Higgs? O sarà invece il giorno di una nuova, ancora sconosciuta particella? Secondo Nature, nel seminario di domani non verranno presentate le evidenze dell’esistenza del bosone di Higgs. Il piatto forte della presentazione potrebbe essere una nuova particella, completamente sconosciuta. Ci vorranno nuovi scontri di protoni e nuovi dati per avere la conferma che si tratti proprio di una novità o del attesissimo bosone di Higgs, ovvero la particella che “dà la massa a tutte le altre particelle”.
[Com’è stato trovato il bosone di Higgs]

Che cos’è il bosone di Higgs

Per quasi mezzo secolo, i fisici di tutto hanno ipotizzato l'esistenza di un campo che aiuta a dotare gli altri di massa.
Questo campo prende il nome di Peter Higgs, uno dei 4 fisici che hanno postulato la presenza di questo campo e della relativa particella (il bosone di Higgs) che ne dimostra – a livello subatomico – l’esistenza.
Il bosone di Higgs è dunque il pezzo fondamentale del modello standard della fisica delle particelle.

WANTED - La guida di Focus alla particella più ricercata

Questioni statistiche
Com’è noto, nell’acceleratore di particelle LHC vengono prodotti miliardi di scontri tra particelle ed è proprio l’energia di questi urti a generare altre particelle che vengono misurate dai rivelatori e che sono la traccia – o segnale - del passaggio del bosone di Higgs (che ha vita brevissima: un milionesimo di miliardesimo di miliardesimo di secondo, o 10-24 secondi).
I fisici devono essere proprio sicuri di aver visto questo segnale e di non averlo scambiato per un rumore di fondo. Già a dicembre i ricercatori avevano annunciato di aver visto qualcosa di interessante, senza però avere la certezza che fosse la sospirata particella o un rumore di fondo. Con i nuovi dati – e con le collisioni degli ultimi mesi – i ricercatori dovrebbero dare l’annuncio della scoperta dell’Higgs soltanto se il segnale registrato ha una significatività di almeno 5 sigma, pari a una probabilità del 99,99994% di essere giusto (o una probabilità di 0,00006% di essere un rumore di fondo).
[Leggi il glossario di Higgs, per capire tutti i termini della fisica]

Higgsteria
L’annuncio della particella di Dio (termine che i fisici detestano quanto i giornalisti amano) potrebbe saltare proprio perché questa certezza statistica non è stata ancora raggiunta: ultimamente gli esperimenti ATLAS e CMS hanno registrato molti segnali con probabilità compresa tra 4,5 e 5 sigma.
Ma sono pochi a credere a questa ipotesi: i dati a disposizione sono tantissimi e sarebbe logico aspettarsi una conferma.

Ospiti illustri
In più, domani a Ginevra saranno presenti i “padri teorici” del bosone, Peter Higgs e altri tre fisici che con lui l’hanno ipotizzato: François Englert, Gerald Stanford Guralnik e Carl Richard Hagen (l’ultimo genitore, Robert Brout, è deceduto nel maggio 2011). Ma l’annuncio potrebbe non arrivare anche perché superato da questa nuova particella “esotica”. Ipotesi suggestiva che indirizzerebbe la ricerca in nuove direzioni.
Ma è inutile fare speculazioni e inseguire i pettegolezzi (per quanto avvincente): finché i due portavoce degli esperimenti, Fabiola Gianotti per ATLAS e Joe Incandela per CMS, si presenteranno davanti ai fisici del Cern per presentare i loro risultati, è inutile fare congetture.

3 luglio 2012
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us