In un quartiere affollato è sempre difficile vivere. Spazi ristretti, confusione e vicini chiassosi possono rendere problematica la nostra vita. Tuttavia, alcuni batteri non sembrano soffrire l’affollamento e anzi convivono benissimo in simbiosi, evolvendosi e superando assieme le difficoltà. I ricercatori dell’università di Aukcland, in Nuova Zelanda, hanno infatti scoperto che alcuni microrganismi (l’Acinetobatterio e la Pseudomonas Putida), quando si uniscono per formare una colonia, si evolvono aumentando di grandezza e modificando in poco tempo addirittura il loro corredo genetico.
Una strategia molto vantaggiosa, dato che unendo le loro forze possono, ad esempio, nutrirsi di sostanze che da soli non riuscirebbero ad assimilare.
Questo tipo di adattamento finora era sconosciuto. Si sapeva solo che i biofilm (così si chiamano gli strati di batteri che vivono aggregati assieme) vengono costruiti producendo una sostanza adesiva che “incolla” tra loro i diversi organismi. Questo è il caso della placca, la patina compatta che si forma sui nostri denti e che è formata in realtà da centinaia di batteri diversi.
Gli scienziati però ignoravano questa trasformazione genetica, che si rivela utile quando si tratta di affrontare la “vita di coppia” e superare di slancio i problemi di tutti i giorni, come l'alimentazione.
Per il momento questi risultati sono considerati una prima prova generale in vista di ulteriori test. Gli scienziati però non nascondono la speranza che, grazie a ulteriori studi, si capisca qualcosa di più riguardo all’interazione tra organismi simili.