Scienze

Il relitto del Titanic come non lo avevamo mai visto

Una società specializzata in scansioni 3D in acque profonde ha prodotto una ricostruzione dettagliata del relitto del Titanic. Si farà luce sulla fine del celebre transatlantico?

La prima scansione 3D digitale a grandezza naturale del Titanic: è il risultato dell'enorme lavoro di scansione sottomarina condotto nell'estate del 2022 da Magellan Ltd, una società che realizza mappature di acque profonde, e Atlantic Productions, che sta realizzando un documentario sul Titanic

Il risultato fornisce una vista unica, in tre dimensioni, dell'intero relitto, che si trova a 3.800 metri sotto la superficie del mare, nell'Oceano Atlantico.

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Un'immagine della ricostruzione 3D del Titanic: dettagli straordinari sono ancora visibili sui fondali. © Atlantic Productions / Magellan

Mai visto così. Il Titanic è stato ampiamente esplorato da quando il relitto è stato scoperto nel 1985. Ma è così grande che nell'oscurità delle profondità le telecamere ci hanno mostrato finora solo piccole porzioni della nave ormai in disfacimento, mai nella sua interezza. La nuova scansione invece, cattura il Titanic nella sua totalità, dando modo di avere una visione generale e allo stesso tempo particolare. Si osservano due parti ben distinte, con la prua e la poppa separate da circa 800 metri di mare. Tutt'attorno vi è poi un enorme campo di detriti.

I dettagli sono così precisi che si arriva a leggere la sigla che vi è su una delle eliche. A prua, ora ricoperta di stalattiti di ruggine, è ancora immediatamente visibile ogni singola parte, anche a 100 anni dalla perdita della nave. In cima c'è il ponte dove un buco offre uno sguardo in un spazio vuoto dove un tempo si trovava la grande scalinata (foto sotto).

La poppa, al contrario, è un caotico insieme di pezzi di metallo. Questa parte della nave infatti è collassata mentre il Titanic si avvitava verso il fondo del mare. Sul fondo marino circostante, si notano oggetti sparsi ovunque, tra cui statue e bottiglie di champagne non aperte. Sono presenti anche oggetti personali, come decine di scarpe appoggiate sui fondali.

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Ancora un dettaglio della ricostruzione 3D del Titanic. Il grande vuoto che si vede sulla destra permette di osservare la grande scalinata che caratterizzava la nave. © Atlantic Productions / Magellan

Oltre ad avere uno scopo puramente "visivo", questa mappatura dovrebbe aiutare a gettare nuova luce su cosa accadde esattamente al transatlantico, che affondò nel 1912. Più di 1.500 persone morirono quando la nave venne colpita un iceberg nel suo viaggio inaugurale da Southampton a New York.

Rover videomaker. Le scansioni sottomarine sono state realizzate attraverso rover, controllati a distanza da una nave specializzata, che hanno trascorso più di 200 ore a ispezionare in lungo e in largo il relitto. Sono state catturate più di 700.000 immagini da ogni angolazione, raccogliendo materiale per creare un'esatta ricostruzione in tre dimensioni. 

Gerhard Seiffert di Magellan, che ha guidato la pianificazione della spedizione, ha affermato che si è trattato del più grande progetto di scansione subacquea di cui fosse a conoscenza.

«La sua profondità, quasi 4.000 metri, ha rappresentato una vera e propria sfida tecnologica perché non abbiamo voluto toccare nulla del relitto», ha spiegato. «E d'altra parte per ottenere un simile livello di dettaglio si deve mappare ogni centimetro quadrato, incluse parti poco interessanti, come il fango che vi è sul campo di detriti». 

«Ci sono ancora molte domande fondamentali a cui è necessario rispondere», ha spiegato Parks Stephenson, un analista del Titanic che ha preso in visione tale lavoro. «Queste ricostruzioni», ha detto, «risultano essere uno dei primi passi importanti per ricomporre la storia del Titanic grazie ad una ricerca basata sull'evidenza e non sulla speculazione».

L'esperto. Parks Stephenson, che ha studiato il Titanic per molti anni, ha detto di essere rimasto "sbalordito" quando ha visto per la prima volta le scansioni. «Ti permette di vedere il relitto come non riusciresti a fare da un sommergibile», ha dichiarato alla BBC «inoltre puoi vedere il relitto nella sua interezza, nel contesto e nella prospettiva. E quello che ti sta mostrando ora, è il vero stato del relitto».

Ha sottolineato che lo studio delle scansioni potrebbe offrire nuove informazioni su ciò che accadde al Titanic in quella fatidica notte del 1912. «Ancora non sappiamo nemmeno se la collisione con l'iceberg sia avvenuta sul lato di tribordo, come viene mostrato in tutti i film – o da altre parti», ha sottolineato. Il mare sta mettendo a dura prova il relitto, i microbi lo stanno divorando e le parti si stanno disintegrando. Gli storici sanno bene che per comprendere appieno quel disastro il tempo sta per scadere. Ma la scansione, ora, potrà "congelare" il relitto nel tempo e consentirà agli esperti di esaminare attentamente ogni minimo dettaglio. La speranza è che il Titanic possa svelare i segreti ancora rimasti.

27 maggio 2023 Luigi Bignami
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