Scienze

Scienza curiosa in dieci domande. Quante ne sai?

Quanto devi ingrassare per essere antiproiettile? Se ci arrivi, i proiettili non saranno più il problema. In compenso a quel punto, forse, potresti provare a spingere una portaerei... Ecco tutte le risposte alle nostre nuove dieci domandine facili facili. Quante ne hai "prese"? E se poi vuoi altre sfide, in questa pagina trovi tutti i test della serie "Quante ne sai?"!

Quanto devi essere grasso per essere antiproiettile?
650 chili Da test fatti su blocchi di gelatina che hanno la stessa consistenza del corpo umano, un proiettile calibro 9, uno dei formati più comuni, sparato da una distanza di cinque metri può penetrare fino a 30 cm di profondità. Per stimare il peso di tale quantità di grasso bisogna partire dalla superficie della persona, ossia la sua "area". Facciamo il caso di un uomo di 175 cm e 75 chili di peso: secondo la formula di Mosteller, la sua superficie è pari alla radice quadrata del prodotto della sua altezza per il suo peso, il tutto diviso 60. Il risultato è 1,91 metri quadrati: per avere uno strato di grasso uniforme, della densità di 1 grammo per centimetro cubo, servono almeno 573 chili, ai quali bisogna aggiungere i 75 iniziali. Il risultato è più o meno 650 chili: così un calibro 9 non ti farebbe nulla. Ammesso che non ti abbia già ammazzato il grasso...

Quante specie viventi abitano sopra e dentro il nostro corpo?
Almeno 200 La stima è approssimativa e cambia a seconda dei metodi di analisi e dei criteri di classificazione, ma, per un adulto in salute, per il numero di specie l'ordine di grandezza è questo. Diverso è il numero di residenti... Nel suo libro Life on man il batteriologo Theodor Rosebury parla di 100.000 miliardi di batteri espulsi ogni giorno da un adulto e di densità microbica di 10 miliardi di organismi per centimetro quadrato di viscere: il nostro corpo sarebbe insomma come una città brulicante di persone in pieno - e continuo - shopping natalizio.

Come si fanno le barrette di cioccolata con le bollicine d'aria dentro?
È un segreto La tecnica per produrre il cioccolato con le bollicine è un segreto industriale della Nestlé Rowntree, che è disposta a rivelare solamente che in ciascuna barretta ci sono circa 2.200 bolle. A grandi linee una risposta può però essere trovata nella registrazione del brevetto della Rowntree (GB459583, 1935): la cioccolata, scaldata fino allo stato liquido, viene gonfiata con una centrifuga e versata nello stampo, e sopra si aggiunge altra cioccolata - non centrifugata - che si raffredda e si indurisce prima di quella aerata.

Che cosa è il quinto gusto?
Un nuovo sapore scoperto in Giappone In genere nei cibi si riconoscono quattro gusti principali: il dolce, l'amaro, l'acido e il salato. Il cosiddetto quinto gusto è descritto da giapponesi, che l'hanno isolato nel 1908 e chiamato umami, come un "gusto pieno, simile a quello del brodo di carne o della carne stessa". Nella seconda metà del secolo scorso una ricerca sensoriale svolta dall'Università di Chicago ha dimostrato che l'umami serve a segnalare la presenza di proteine nei cibi e in seguito sono anche stati identificati i recettori dell'umami.

Quale sarebbe l'effetto sulla Terra se sparisse la Luna?
La fine della vita sulla Terra Non c'è un intervallo di tempo, ma tutti gli scienziati concordano sul fatto che sarebbe molto breve per effetto di una serie di eventi devastanti. Il primo sarebbe la scomparsa delle maree, che produrrebbe un'oscillazione violenta dell'asse di rotazione terrestre. Tale oscillazione unita alla scomparsa del sistema gravitazionale Terra-Luna farebbe schizzare il nostro pianeta fuori dalla sua orbita, nel migliore dei casi fino a un nuovo punto di equilibrio col Sole. Ma nella nuova orbita cambierebbe tutto: il ciclo giorno/notte, quello delle stagioni, le temperature... E le nuove "regole" non sarebbero quelle che permettono la vita così come la conosciamo.

Come dovrebbe essere una tavola da surf per cavalcare un'onda di lava?
Bucata Sì, e con tanti buchi da parte a parte, tutti collegati a un sistema idraulico che fa capo a un serbatoio d'acqua: lanciati lungo una colata di lava incandescente, l'acqua filtrando dai fori sfrigolerà sotto alla tavola allo stesso modo in cui una goccia "frigge" se lasciata cadere sulla piastra rovente del ferro da stiro. Col risultato che la tavola si troverebbe a scivolare su di un sottile strato d'acqua a sua volta separato dalla lava da uno strato di vapore. Inconvenienti? Anche risolvendo la triste questione della fusione immediata della tavola stessa (e del surfista) dovuta al calore, finita l'acqua, finita la festa...

Dopo una bella nevicata, puoi giocare a palle di neve se...
Non fa troppo freddo Per essere compattata, la neve deve essere "bagnata", ossia contenere un 50% di acqua allo stato liquido, e questo succede quando la temperatura è vicina a quella di congelamento dell'acqua. A temperature più basse e con climi secchi la neve è invece troppo "farinosa" per riuscire a compattarla. Morale, se abitate in Canada difficilmente vi capiterà di fare una bella battaglia a palle di neve.

Chi ha inventato la ruota?
La natura Milioni di anni prima che l'uomo l'attaccasse al suo primo rudimentale carretto, alla ruota aveva già pensato la natura equipaggiando di flagelli i primi batteri. I flagelli sono "l'unità propulsiva" dei batteri: assomigliano a cavatappi e ruotando in continuazione consentono ai batteri di spostarsi. Sul corpo dei batteri, i flagelli sono fissati a una ruota che gira centinaia di volte al secondo, tenuta in movimento da quello che possiamo definire un minuscolo motore elettrico alimentato dalla corrente generata dalla rapida variazione di carica nelle catene di proteine. A tutti gli effetti è una "nanotecnologia" molto sofisticata e, vista la sua applicazione di base, non è scorretto dire che la ruota è il mezzo di locomozione più antico e diffuso al mondo.

Puoi spingere una portaerei come faresti con la tua auto?
: indipendentemente dalla dimensione e con uno sforzo minimo. Può sorprendere ma è così: se un uomo di 51 chili volesse spostare una nave da 20.000 tonnellate (un buon terzo in più della portaerei Garibaldi) dovrebbe spingerla con tutto il proprio peso per 400 secondi. Il calcolo per arrivare a questo risultato non è dei più semplici, ma neppure troppo complicato: se siete abbastanza determinati e curiosi potete seguirlo qui.

Sono più pesanti le conseguenze di una sbronza da vino rosso o da vino bianco?
Da vino rosso Molti alcolici contengono una certa quantità di sostanze biologicamente attive chiamate congeneri, come il metanolo, che è il principale responsabile dei postumi di una sbronza. I congeneri sono contenuti in quantità elevata negli alcolici più scuri: è stato dimostrato che le conseguenze più pesanti di una bevuta sono attribuibili, nell'ordine, a brandy, vino rosso, rum, whisky, vino bianco, gin, vodka.

19 novembre 2009
Tag scienza - scienze -
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