Scienze

Terremoto in Campania, non si fa così!

La news dell'evento la trovate qui. Non so se è vero, ma se lo fosse è davvero assurdo! Leggo dal Il Mattino.it questa frase: «Parlo con il cuore e non con...

La news dell'evento la trovate
. Non so se è vero, ma se lo fosse è davvero assurdo! Leggo dal
questa frase: «Parlo con il cuore e non con la ragione, ma mi sento di raccomandare agli abitanti delle località campane dove si è avvertito il sisma di dormire fuori casa questa notte e anche i prossimi due-tre giorni. Magari in macchina. Anche se mi rendo conto che fa freddo ed è Natale. Ma i terremoti sono talmente imprevedibili che nessuno si può azzardare a dire che il peggio è passato, specie dopo quanto è avvenuto a L'Aquila». Lo ha detto all'ANSA il vice presidente del Consiglio nazionale dei geologi Vittorio D'Oriano.
Se adesso anche i geologi e per di più il “vice presidente del Consiglio nazionale dei geologi” fanno di queste proposte davvero si rischia di non far capire più nulla alla gente. Perché dormire fuori 2 o 3 giorni e non 4 o 5? O 6 mesi, visto che forti sismi si possono verificare anche dopo un tale periodo? (vedi Friuli, Emilia Romagna...) Dormire fuori, ma dove? In un campo sportivo attrezzato o nelle strette viuzze di un Paese come le persone della fotografia qui a fianco, le quali dopo la prima scossa sostano in attesa di altre scosse (clicca per ingrandirla) dove sono particolarmente esposte alla caduta di comignoli e cornicioni vari? Si può invitare la popolazione a dormire fuori solo e soltanto se esiste un chiaro piano d'evacuazione, con tanto di tende e un campo di accoglienza. Se non esiste un preciso piano di evacuazione queste proposte dovrebbero rimanere nella mente di coloro che le ipotizzano e non annunciarle ai quattro venti. Anche perché se davvero dovesse verificarsi un sisma entro i “ 2 o 3 giorni” previsti ciò farebbe farebbe pensare alla gente che dopo un terremoto di media intensità nei successivi 2 o 3 giorni se ne può verificare uno ancora più forte, ma passati quei 2 o 3 giorni il pericolo sarebbe molto inferiore e questo sarebbe deleterio in tutti i sensi. E non sto a spiegare il perché, tanto è ovvio. Per chi invece desidera conoscere perché si è verificato il terremoto va detto che esso è legato alla rotazione della Placca Apula verso oriente che ha causato poche ore prima del sisma italiano anche quello croato (di Magnitudo 4,8). Quel che va sottolineato è il fatto che il suo epicentro non cade in aree dove sono note delle faglie (non perché non ci sono, ma perché non sono state rilevate dall’uomo) e questo non permette di affermare se là sotto c’è una piccola faglia o invece una molto grossa che si sta muovendo (poco probabile questa seconda affermazione perché è più difficile che una tale faglia sarebbe sfuggita ai geologi). Non dimentichiamoci che in questi giorni è in atto un’altra sequenza sismica a Gubbio proprio tra due faglie note, ma in una area dove apparentemente non esiste una faglia. Questo ci dice quanto ancora poco consociamo del nostro territorio e come le aree che potrebbero essere ritenute di scarso pericolo per i terremoti possono nascondere invece, situazione ben peggiori di quel che si pensa.

30 dicembre 2013 Luigi Bignami
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