Molti media hanno riportato che l’ipocentro del sisma è stato localizzato a 5 km di profondità. Così non è. I calcoli eseguiti dal Servizio Geologico degli Stati Uniti lo ha localizzato a 28,7 km di profondità. È comunque un sisma superficiale e dunque molta dell’energia sviluppatasi è arrivata in superficie. L’evento principale è stato seuito da varie scosse che hanno superato il quinto grado di Magnitudo. Scontro tra placche oceaniche Il terremoto delle Salomone si è verificato là dove due placche con un bordo composto da fondali oceanici si scontrano. E’ una situazione che riguarda solo poche aree della Terra in quanto solitamente si evidenziano placche che si scontrano dove una zolla oceanica si infila sotto una zolla continentale (come avviene per esempio dove l’Oceano Pacifico si scontra con il Sud America) oppure dove due zolle con un bordo fatto di continenti si scontrano tra loro (come avviene ad esempio dove l’India si scontra con l’Asia). Nel caso del sisma di oggi le due placche sono quella indiana-australiana che si scontra con la pacifica. La zona delle Isole Salomone è molto particolare. A nord di esse infatti, la placca dell’Oceano Pacifico va sotto (si dice subduce) quella indo-australiana, mentre a sud avviene il contrario(ingrandisci disegno di apertura). Questo fa capire come nel tratto che interessa proprio le isole Salomone gli stress in gioco siano davvero notevoli e terremoti molto forti siano possibili con una certa frequenza. La medesima linea di “sutura” di questo scontro continua poi verso est ed è praticamente la stessa che originò i violenti sismi del 2004, terremoti che furono tra i più forti della storia recente.
Terremoto di magnitudo 8 alle isole Salomone
Questa notte, quando in Italia erano le 2 e 12 un violentissimo terremoto ha scosso le Isole Salomone che si trovano nell’Oceano Pacifico ad est della Papua...
Molti media hanno riportato che l’ipocentro del sisma è stato localizzato a 5 km di profondità. Così non è. I calcoli eseguiti dal Servizio Geologico degli Stati Uniti lo ha localizzato a 28,7 km di profondità. È comunque un sisma superficiale e dunque molta dell’energia sviluppatasi è arrivata in superficie. L’evento principale è stato seuito da varie scosse che hanno superato il quinto grado di Magnitudo. Scontro tra placche oceaniche Il terremoto delle Salomone si è verificato là dove due placche con un bordo composto da fondali oceanici si scontrano. E’ una situazione che riguarda solo poche aree della Terra in quanto solitamente si evidenziano placche che si scontrano dove una zolla oceanica si infila sotto una zolla continentale (come avviene per esempio dove l’Oceano Pacifico si scontra con il Sud America) oppure dove due zolle con un bordo fatto di continenti si scontrano tra loro (come avviene ad esempio dove l’India si scontra con l’Asia). Nel caso del sisma di oggi le due placche sono quella indiana-australiana che si scontra con la pacifica. La zona delle Isole Salomone è molto particolare. A nord di esse infatti, la placca dell’Oceano Pacifico va sotto (si dice subduce) quella indo-australiana, mentre a sud avviene il contrario(ingrandisci disegno di apertura). Questo fa capire come nel tratto che interessa proprio le isole Salomone gli stress in gioco siano davvero notevoli e terremoti molto forti siano possibili con una certa frequenza. La medesima linea di “sutura” di questo scontro continua poi verso est ed è praticamente la stessa che originò i violenti sismi del 2004, terremoti che furono tra i più forti della storia recente.