
Da tempo gli astronomi dibattono sulla
formazione del nostro satellite.
Quel che è certo è che sembra che esso si è formato da un
impatto con un altro oggetto spaziale, il quale ha liberato dalla Terra grandi quantità di materiale che è stato lanciato nello spazio. Una volta in orbita terrestre il materiale si
è aggregato originando il nostro satellite. Ma ancora oggi rimangono poco chiare le modalità dell’impatto.
Com'era l'oggetto?
Fu un oggetto di grandi o medie dimensioni a colpire la Terra? E qual era la sua velocità? La nuova ricerca suggerisce che l'impatto avvenne con un corpo molto più grande e più veloce di quanto si pensava finora.

Campioni lunari che affermano che Terra e Luna sono molto simili
Perché le
ipotesi abbiano valore devono
allinearsi con quello che conosciamo della Luna grazie alle
analisi eseguite sui campioni riportati a Terra dagli
astronauti delle missioni
Apollo.
Negli ultimi anni, la migliore ipotesi formulata voleva che la Luna si fosse formata dall’impatto con un
oggetto che si muoveva in modo relativamente
lento e con dimensioni simili a quelle di
Marte, un oggetto che è stato chiamato
Theia, il quale si schiantò sulla Terra quando questa era molto giovane. Se fosse andata così l’impatto avrebbe
scaldato entrambi i corpi i quali avrebbero rilasciato una vasta nube di materiale fuso, il quale raffreddandosi si sarebbe aggregato a dare origine alla Luna. Ma questo avrebbe voluto dire che la
Luna deve essere
formata sia di
materiale terrestre che da materiale proveniente da
Theia, materiali che dovrebbero essere leggermente
differenti tra loro.

Terra e Luna sono identiche
Analizzando invece il
rapporto degli isotopi (atomi con il medesimo numero di protoni, ma diverso numero di neutroni) dell’ossigeno e del titanio della Terra e della Luna si è scoperto recentemente che sono perfettamente
identici, ma così non dovrebbe essere se parte della Luna è composta anche di Theia. Dunque questo farebbe pensare che la Luna si è formata solo da materiale terrestre e non di altri corpi.
Come
conciliare allora l’ipotesi di un impatto con quanto osservato nei campioni lunari? Ecco l’ipotesi dei ricercatori svizzeri: elaborando al computer la possibilità di scontri tra oggetti di dimensioni terrestri si è scoperto che se la
Terra fosse stata colpita da un oggetto
più grande di Marte e che si muoveva a gran
velocità, si sarebbe potuto staccare tanto materiale dalla Terra da formare la Luna, mentre l’oggetto più grande potrebbe essere stato appena scalfito. Dunque sarebbe proprio il materiale terrestre in orbita ad aggregarsi in un solo oggetto.
Al momento
l’ipotesi funziona bene; certo è che saranno necessarie altre ricerche su campioni lunari e ulteriori simulazioni al computer per avere la certezza che l’ipotesi possa essere trasformata in teoria. Un ultima cosa: qualcuno si chiederà: “
Ma perché è necessario ipotizzare un impatto tra un oggetto spaziale e la Terra per spiegare l'esistenza della Luna?” Perché tutte le altre ipotesi non riescono a spiegare la fisica dei due oggetti (Terra e Luna) in orbita reciproca.
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