Quella che si è abbattuta sugli Stati Uniti tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 è stata una delle peggiori tempeste di neve degli ultimi 50 anni. Eppure non si fa altro che parlare di riscaldamento globale. Non è una contraddizione? Nient'affatto, dicono gli scienziati del clima, anzi: gli eventi meteorologici estremi sono in linea con i mutamenti climatici in atto, e potrebbero aumentare in numero e intensità. Ecco perché.
SEMPRE Più ESTREMI. Stando al Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), l'agenzia statunitense che si occupa di monitorare le condizioni dell'atmosfera e degli oceani, le temperature medie dell'aria si stanno alzando in tutto il Pianeta da diversi decenni e, mentre lo fanno, l'atmosfera trattiene più vapore acqueo rispetto al passato. In alcune aree, questo fa aumentare gli eventi estremi di pioggia e neve.
«Le temperature più elevate fanno sì, per esempio, che i Grandi Laghi degli Stati Uniti impieghino maggior tempo a congelare durante la stagione invernale e l'acqua libera è un "ottimo carburante" per la macchina della neve. Si crea il cosiddetto fenomeno della "neve effetto-lago" (lake-effect snow) che colpisce la regione di Buffalo», spiega David Easterling, capo della sezione delle valutazioni climatiche per i Centri nazionali per le informazioni ambientali del Noaa. «Fenomeno che, in altre aree, può invece portare a una maggior quantità di precipitazione piovose».
LA "NEVE EFFETTO-LAGO". Ma che cos'è esattamente la "neve effetto-lago"? Si tratta di un fenomeno che si verifica quando strette bande di nuvole si formano nell'aria a temperature sotto lo zero proveniente dall'Artico e diretta sopra i Grandi Laghi, come il Lago Erie e il Lago Superiore. «Quando aria veramente fredda e secca arriva dal Canada e attraversa simili corpi d'acqua calda, questa evapora in quantità enormi», spiega Easterling.
Una volta che queste nuvole d'aria calda si spostano sulla terraferma e rallentano, tutta quell'umidità diventa precipitazione e cade a terra sotto forma di neve o pioggia. Il fenomeno è accentuato proprio dall'aumento della temperatura terrestre, che mantiene l'acqua dei Grandi Laghi allo stato liquido più a lungo rispetto al passato. Impedendole di ghiacciare e lasciando più acqua liquida disponibile.
COSE MAI VISTE. Dall'inizio del Ventesimo secolo le temperature nello Stato di New York sono aumentate di 2,5 °C, con condizioni mai registrate a memoria d'uomo. Tra le conseguenze c'è per esempio il fatto che la copertura di ghiaccio del Lago Ontario (che si trova tra lo Stato di New York e il Canada) da inizio secolo è rimasta al di sotto del 40 per cento (a eccezione degli inverni 2013-'14 e 2014-'15), mentre negli anni precedenti l'intero lago era ghiacciato durante la stagione invernale.
Nel frattempo proprio quella zona ha visto alcuni dei maggiori aumenti di nevicate di tutti gli Usa e in futuro ci potrebbero essere ulteriori peggioramenti.