Storia

Svelato al mondo il vero volto di Tutankhamon

Per decenni il suo nome è stato associato a una misteriosa maledizione che colpirebbe chiunque provi a scoperchiare la sua tomba. Ora il suo corpo è stato esposto al pubblico per la prima volta:...

Svelato al mondo il vero volto di Tutankhamon
Per decenni il suo nome è stato associato a una misteriosa maledizione che colpirebbe chiunque provi a scoperchiare la sua tomba. Ora il suo corpo è stato esposto al pubblico per la prima volta: seguiteci – se ve la sentite – alla scoperta della vera faccia di Tutankhamon.

Una delle rare esposizioni dell'intera mummia: al centro della scena, col cappello da Indiana Jones, Zahi Hawass, responsabile del patrimonio archeologico egiziano.


Una cassa di plexiglass climatizzata: è questo l'ultimo, ipertecnologico giaciglio funebre di Tutankhamon, il faraone bambino morto più di tremila anni fa. A scegliere questa sistemazione è stata un'equipe di archeologi egiziani, preoccupati per lo stato di conservazione della mummia. Gli esperti hanno sollevato il sovrano imbalsamato dall'antico sarcofago in pietra, per poi deporlo nella teca trasparente a umidità controllata posta nell'anticamera della sua tomba a Luxor, nella Valle dei Re (Egitto). Chiunque capiti da quelle parti potrà da ora in poi ammirare il volto del faraone, che fino a ieri era stato visto solo da una cinquantina di persone.

Faccia a faccia con la mummia
«I turisti vedranno un'ombra di sorriso sulla faccia di un ragazzo», sostiene Zahi Hawass, coordinatore della ricerca. In realtà, più che il sorriso, a colpire è il perfetto stato di conservazione del volto e dei piedi della mummia (il tronco non è esposto alla vista). A quanto pare i resti del faraone sono stati salvati in tempo: secondo Hawass, infatti, se il corpo fosse rimasto nel sarcofago sarebbe stato danneggiato irreparabilmente dal calore prodotto dal quotidiano andirivieni di visitatori.

Primo piano del volto di quello è stato il più noto faraone d'Egitto.
La morte ti fa... famoso
Tutankhamon, divenuto faraone a nove anni, regnò in Egitto nella prima metà del 1300 a.C., e morì giovanissimo, non ancora ventenne. Benché non abbia avuto, in vita, una particolare importanza storica, da morto è diventato una celebrità: dal 1922, quando l'esploratore britannico Howard Carter scoprì la sua tomba, è diventato la mummia più temuta e ammirata del mondo. In seguito alla morte precoce del finanziatore di Carter, punto da una zanzara infetta, si diffuse infatti la leggenda di una misteriosa maledizione che colpiva, uccidendolo, chiunque scoperchiasse il sarcofago. Ad attirare sulla tomba gli occhi di tutto il mondo sono stati inoltre i preziosi gioielli rinvenuti al suo interno, nonché le fantasiose ipotesi sulla morte del faraone, avvenuta in realtà in seguito a una brutta caduta.

Tre volte "disturbato"
Finora i resti del sovrano erano stati riesumati tre volte, per essere sottoposti a esami radiografici; i danni più vistosi sul suo corpo li commisero invece Carter e il suo team al momento della scoperta: nel tentativo di rimuovere la preziosa maschera funebre d'oro e altri gioielli del corredo, alcune parti della mummia furono rovinate. Ora si spera che, al fresco della sua teca, il faraone possa godersi un lungo e meritato riposo.


(Notizia aggiornata al 7 novembre 2007)

7 novembre 2007
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