La denuncia arriva dall’autorevole Wall Street Journal: le applicazioni più popolari del social network raccolgono e vendono le informazioni degli utenti agli inserzionisti. Ma Facebook si difende dicendo che si tratta solo di una “manciata” di dati senza importanza.
“Secondo il WSJ basta il Facebook ID per accedere ai dati più privati degli utenti e dei loro amici”
Gioco pericoloso - Facebook è di nuovo nell’occhio del ciclone per violazione della privacy. Da un’inchiesta del Wall Street Journal emerge che molte delle applicazioni più utilizzate dagli utenti su Facebook raccolgono regolarmente, analizzano e vendono i dati rubati ad aziende specializzate in marketing e pubblicità. Il quotidiano finanziario americano punta il dito contro Farmville di Zynga Game Network con all’attivo ben 59 milioni di utenti, Texas HoldEm Poker e Frontierville. Tre popolarissimi giochi, tutti nella top ten delle app più gettonate a livello mondiale, che avrebbero trasmesso a terze parti anche dati personali degli “amici” dell’utente sotto tiro. Quindi il numero delle vittime di questa ennesima violazione della privacy in pratica non si contano.
Sappiamo chi sei - Sembra che a nulla serva impostare le regole della privacy al massimo livello, e non è chiaro da quanto tempo le applicazioni abbiamo fregato dati personali agli utenti. Un portavoce di Facebook, a seguito della denuncia del Wall Street Journal, ha fatto sapere che provvederanno a “limitare drasticamente” l’esposizione delle informazioni personali degli utenti. Ma aggiunge anche che con il solo “Facebook ID” non è in grado di offrire accesso a dati sensibili. Il Wall Street Journal, invece, non è d’accordo perché afferma che lo “User’s Id” aprirebbe le porte ai dossier più riservati dell’utente, alle foto e i video, a dati come età, occupazione, e persino residenza. E il “pacchetto” completo delle informazioni pare sia già stato venduto al miglior offerente…