È un sistema di sorveglianza sviluppato dal Fraunhofer Institute for Applied Information Technology, e finanziato dalla UE, che punta ad accrescere il livello di sicurezza nei luoghi pubblici come, per esempio, gli stadi affollati.
“Il super sistema si accorge quando una scena è potenzialmente pericolosa”
Occhio attento - Immaginatevi la scena. Andate a vedere la partita della vostra squadra del cuore. Forse non lo sapete, ma la vostra sicurezza dipende da un manipolo di addetti alla sorveglianza che tengono d'occhio gli spalti per controllare che nessuno si faccia male. Cosa succede, come è già successo, se la situazione sfuggisse al controllo? Ci sono le telecamere che riprendono, è vero, ma se le forze dell'ordine non intervengono all'istante perché nessuno dà l'allarme, servono a poco. È in queste situazione che potrebbe presto entrare in azione “Smart Eyes”.
Non gli sfugge niente - “Smart Eyes” è un sistema di telecamere all'avanguardia interamente finanziato dall'Unione Europea, e sviluppato dai ricercatori del Fraunhofer Institute for Applied Information Technology, che si comporta come un occhio umano perché analizza in tempo reale i dati registrati e riconosce gli eventi fuori controllo. Come fa? Non si tratta di telecamere fantascientifiche, quanto piuttosto di un sistema software che apprende schemi di movimento e li memorizza come modelli tipici e li usa per identificare e classificare cosa sta succedendo. Per tornare all'esempio dello stadio, Smart Eyes è in grado di distinguere gli spettatori passivi da quelli attivi, identifica parti dell'immagine come gradini o posti vuoti e addirittura filtrare vari oggetti come le bandiere. E poi, proprio come l'occhio umano, può fissare e seguire gli oggetti (o i soggetti) e accorgersi quando una scena è particolarmente “movimentata”, quindi anomala secondo i suoi schemi.