Frammenti di ambra hanno riportato fino a noi, intatti o quasi, aracnidi, scarafaggi, piume di dinosauri, persino una rana. Ora, in una goccia di resina del medio Cretaceo è stato ritrovato un piccolo serpente, imprigionato nella trappola appiccicosa quasi 100 milioni di anni fa.
L'animale, chiamato Xiaophis myanmarensis, non doveva superare i 10 cm di lunghezza e viveva in una piccola isola dell'Oceano Indiano, nel super continente Gondwana. Il pezzetto d'ambra rimase sepolto nei sedimenti, e nel tempo quell'isola scivolò verso nord, fino a diventare parte di quello che oggi è il Myanmar.
Inosservato. Quando il fossile tornò alla luce, qualche anno fa, il suo contenuto fu confuso con un millepiedi e venduto a un collezionista. Ora un gruppo di paleontologi dell'Università di Alberta (Canada) e della China University of Geosciences, lo ha analizzato per ricavare una scansione 3D dello scheletro, che risulta - non ci sono dubbi - di un giovane serpente. La ricerca è descritta su Science Advances.
Tassello fondamentale. Anche se soltanto 4,7 cm della parte posteriore del rettile si sono conservati (manca il muso), il ritrovamento di un esemplare che visse ai tempi dei dinosauri - prima che il continente di Gondwana si frammentasse e che i serpenti si disperdessero, differenziandosi, nelle regioni settentrionali o meridionali del pianeta - è di cruciale importanza per comprendere l'evoluzione di queste creature.
Di norma, per come si formano i fossili, i resti dei serpenti primitivi rimangono schiacciati tra le rocce sedimentarie, che li disintegrano e li separano. Il fatto che uno di essi sia rimasto intrappolato nell'ambra è, almeno per noi, un vero colpo di fortuna.
Tra gli alberi. Oltre alle 97 piccole ossa del rettile, in un secondo frammento d'ambra è stato trovato un pezzo di pelle appartenuto forse a un serpente adulto, probabilmente della stessa specie del piccolo (c'è però chi ritiene sia di una lucertola). Dal fossile si deduce che queste creature vivevano nella vegetazione, tra piante e insetti, anch'essi conservati nelle stesse formazioni geologiche.