Scoprire quale fosse la struttura del sistema nervoso di un antenato di insetti e crostacei potrebbe chiarire molto della loro evoluzione. Un fossile di circa 540 milioni di anni fa, trovato in Cina, è talmente perfetto che è possibile vedere quasi tutte le strutture della corda nervosa. L’animale, di nome Chengjiangocaris kunmingensis, ha un sistema nervoso posto in posizione ventrale (a differenza di quello di gruppi come il nostro, che l’ha dorsale): è formato da numerosi gangli, ognuno dei quali arriva fino a zampe che finiscono con due “punte”. Il fossile è conservato così bene che si possono vedere particolari molto fini, come le radici dei nervi che arrivano fino alla superficie del corpo.
Parentela. Non è possibile determinare quale fosse (e se ci fosse) anche un cervello che “comandava” questo complesso nervoso. L’altro aspetto importante nello studio di questo piccolo fossile è il fatto che la struttura della corda assomiglia a quella di specie odierne, come i priapulidi e gli onicofori. Sono animali dai nomi strani, specie poco conosciute che sono però cugini di insetti e crostacei, tra i gruppi animali più numerosi esistenti sulla Terra.
Semplificazione. Questi ultimi, a loro volta, hanno un sistema nervoso leggermente diverso da quello del loro lontanissimo antenato Chengjiangocaris. Hanno infatti perso alcune caratteristiche di quest’ultimo, dimostrando in tal modo che non sempre l’evoluzione porta a strutture più complesse. A volte, quando la selezione naturale lo “richiede”, è persino meglio perdere dei pezzi della propria anatomia.
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