Pochi giorni dopo lo sciame di oltre 200 piccoli terremoti che hanno scosso l'area di Salton Sea, nel sud della California, gli scienziati hanno scoperto una seconda faglia che corre parallela alla nota faglia di Sant'Andrea (San Andreas Fault), a ovest rispetto a questa, lunga oltre 50 chilometri. La scoperta obbliga i sismologi a rivedere i modelli di rischio sismico per la maggior parte dell'area che comprende Los Angeles.
Nascosta dal lago salato. Secondo i ricercatori la faglia, che prende il nome di Salton Trough, non era mai stata rilevata prima perché si trova sotto il Salton Sea, un vasto lago salato che si è formato in seguito all'attività tettonica dell'area. La frattura è stata identificata casualmente, grazie ad un gruppo di ricercatori impegnati ad approfondire la geologia della regione incrociando dati ottenuti attraverso numerosi strumenti, tra cui rilevatori sismici, sismometri per ricerche oceaniche e il LiDAR (Light Detection and Ranging), ossia una tecnica di telerilevamento che utilizza impulsi laser.
Spiega Neal Deriscoll, geologo della Scripps Institution of Oceanography: «La faglia si trova nella parte orientale di Salton Sea e poiché negli ultimi anni non ci sono stati terremoti associati con essa, non è mai stata evidenziata. Nonostante la scoperta, non c'è tuttavia motivo di pensare che la zona sia più soggetta a terremoti rispetto a quanto già ipotizzato».
Perché non è arrivato il Big One. Questa nuova frattura potrebbe in realtà spiegare perché ci sono stati meno terremoti rispetto a quanto previsto lungo la faglia di San Andreas. Una ricerca da poco pubblicata evidenzia che nell’arco degli ultimi 1.000 anni, lungo l’area meridionale della più famosa faglia, si è verificato un terremoto di magnitudo 7 ogni 185 anni: una periodicità che, in tempi più recenti, sembra essere saltata.
Questo spiega perché da tempo se ne attende uno di elevata intensità, il famigerato Big One.
Quale ruolo può avere la faglia di Salton Sea in questo lungo periodo di quiete relativa? Una ipotesi è che potrebbe aver assorbito parte dell'energia che, altrimenti, si sarebbe scaricata lungo la faglia di San Andreas provocando l'atteso evento catastrofico.