Scienze

Squame, peli e piume hanno un'origine comune

Nelle prime fasi dello sviluppo embrionale peli, piume e squame sono molto simili: hanno origine da un lontano antenato rettile, una scoperta mette fine a un dibattito di lunga data.

Per quanto diversi, peli, piume e squame hanno un comune antenato. Sulla base di analisi embrionali, i ricercatori dell'università di Ginevra e del SIB Swiss Institute of Bioinformatics hanno dimostrato che i rivestimenti di mammiferi, uccelli e rettili hanno strutture molecolari e microanatomiche identiche nei primissimi stadi evolutivi, eredità di un comune antenato rettile. La scoperta è stata pubblicata su Science Advances.

L'ipotesi precedente. I peli dei mammiferi e le piume degli uccelli derivano da una struttura embrionale simile, chiamata placode, un ispessimento locale dell'ectoderma (uno dei foglietti embrionali, ossia gli strati cellulari differenziati delle prime fasi di sviluppo dell'embrione) da cui derivano gli organi sensoriali.

Mammiferi e uccelli hanno però origine da gruppi di rettili diversi, senza contare che le squame dei rettili non sembravano, finora, derivare da placodi: si pensava, quindi, che uccelli e mammiferi avessero sviluppato indipendentemente i placodi nel corso della loro evoluzione.

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I placodi (i puntini in blu scuro) sono visibili nelle prime fasi dello sviluppo embrionale di un topo, un serpente, un pulcino e un coccodrillo, da sinistra a destra.

Affinità. I ricercatori hanno analizzato le caratteristiche molecolari e morfologiche della pelle di coccodrilli, lucertole e serpenti durante lo sviluppo embrionale, dimostrando che anche le squame dei rettili derivano da placodi con firme molecolari e caratteristiche anatomiche analoghe a quelli di uccelli e mammiferi.

Ciò indicherebbe che i tre tipi di appendici sensoriali originano dalle squame di un comune antenato rettile, pur essendo oggi molto diverse nella forma. Anche le mutazioni genetiche che determinano l'assenza di squame (o di piume o di peli) in alcuni animali sono simili nelle tre classi di vertebrati.

25 giugno 2016 Elisabetta Intini
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