Operatori dei musei e paleontologi dovrebbero cambiare le loro abitudini. Lavare e spazzolare i fossili, infatti, riduce di molto le possibilità di recuperare eventuali tracce di DNA. La scoperta viene da Parigi, dove Eva-Maria Geigl del Jacques Monod Institute, ha dimostrato quanto siano importanti i processi di conservazione dei reperti archeologici.
Il problema principale riguarda la contaminazione con forme di DNA contemporaneo (soprattutto quello dei ricercatori). Un problema che ha reso difficile la mappatura dei geni dell’uomo di Neanderthal, da poco completata. Secondo Geigl, i fossili dovrebbero essere maneggiati con i guanti ed essere congelati in ambiente sterile subito dopo il ritrovamento.
Foto: ©CNRS/IJM E. M. Geigl