Si tratta di una legge “preventiva”, come ha tenuto a precisare il sindaco Gavin Newsom, che obbliga i negozi della città californiana a esporre il livello di radiazioni emesse da tutti i cellulari in vendita.
“Non esiste nessuna prova scientifica che l’uso del cellulare provochi tumori al cervello”
Legge preventiva – Così come c’è l’obbligo di esporre la quantità di grassi nei cibi e lo zucchero presente nelle bevande gasate, da ieri a San Francisco c’è anche un provvedimento che impone ai negozi di esporre la quantità di radiazioni emesse dai vari cellulari in vendita. Non esiste nessuna prova scientifica che leghi le onde radio emesse dai telefonini e l’aumento di particolari tipologie di tumore, in particolare al cervello, ma nel dubbio meglio informare i cittadini.
Meglio sapere – La legge è passata nonostante l’opposizione dell’industria dei cellulari, ma il sindaco “super tecnologico” Gavin Newsom, con più di 1,3 milioni di seguaci su Twitter, ha salutato la vittoria come un diritto fondamentale dei cittadini di sapere. Secondo la legge, i commercianti saranno tenuti a esporre le informazioni vicino ai modelli specificando il “tasso di assorbimento specifico”, ovvero la quantità di onde radio assorbite dal corpo dell'utilizzatore del telefono. Questi tassi, detti SAR (Specific Absorption Rate) variano da modello a modello, ma tutti i telefoni venduti negli Stati Uniti, devono presentare un tasso SAR non superiore a 1,6 watt per chilogrammo, secondo la Federal Communications Commission che regola il mercato da 190 miliardi dollari dei dispositivi wireless.
Tumore al cervello? - Secondo John Walls, portavoce del C.T.I.A. (Wireless Association), obbligare i negozi a esporre queste informazioni avrebbe l’unico risultato di confondere i consumatori portandoli a pensare che alcuni cellulari sono più sicuri di altri. Non esiste alcuna prova scientifica certa, infatti, che esista una correlazione tra l’insorgere di un tumore al cervello e le onde radio dei cellulari. Anche se un’importante studio pubblicato il mese scorso sull’International Journal of Epidemiology ha evidenziato la possibilità di un aumento di rischio per i due tipi più comuni di tumori al cervello in utenti di cellulare più “estremi”.