Ogni anno, nel mondo, una quantità di bambini piccoli muore per i traumi riportati a causa di scossoni o strattoni violenti da parte di genitori intolleranti ai loro comportamenti. È una causa di morte sfuggente e sulla quale è difficile persino dare dei numeri, perché spesso nemmeno l'autopsia è in grado di dire se il decesso è provocato da violenza, incidente o fatalità. Per studiare che cosa succede in determinate condizioni, Arne Stray-Pedersen dell'Istituto di medicina forense dell'Università di Oslo (Norvegia) - uno dei massimi esperti mondiali di abusi sui minori - sta studiando il fenomeno impiegando uno speciale "bambolotto" che gli permette di osservare che cosa avviene a livello di ossa, muscolatura e, soprattutto, cervello di un bambino sottoposto a traumi di quel genere. Il modello, realizzato come un manichino per crash-test automobilistici, è equipaggiato con sofisticate strumentazioni in grado di analizzare i movimenti degli organi interni durante violenti scossoni. Alcuni dati sono già disponibili. L'accelerazione prodotta sulla testa di un bambino che viene "agitato", per esempio, è paragonabile a quella sperimentata dal pilota di un jet al decollo: 10 volte la forza di gravità!