In Inghilterra è stata eseguita la prima operazione al mondo su un cuore umano, in remoto, con l’aiuto di un robot.
“Un braccio mobile e un software 3D per correggere l’aritmia del cuore umano”
Braccio robotico – Il sistema messo a punto dal Glenfield Hospital di Leicester prevede l’utilizzo di un braccio robotizzato e di una sofisticata mappatura in 3D. Il dottor Andre Ng dell’Università di Leicester riesce così a riparare una irregolarità del ritmo cardiaco, eseguendo un’ablazione di quell’area del tessuto cardiaco che causa l’aritmia.
Operazione complessa - Normalmente questa operazione dura parecchie ore: il chirurgo deve applicare dei catateri al cuore e deve individuare la parte di tessuto dell’organo che è daneggiata e causa la disfunzione. Durante questa operazione il paziente viene controllato attraverso i raggi X, per cui il cardiologo che interviene sul cuore deve operare utilizzando delle scomode protezioni. Con l’utilizzo del braccio robotico, tutto ciò diventa un ricordo.
Amico robot – Il chirurgo meccanico si chiama “Amigo” ed è costruito dall’azienda Dot Medical, ma la versione utilizzata al Glenfield Hospital è la più evoluta al mondo: si tratta di una variante del sistema originale, appositamente implementata dagli studiosi dell’università inglese per le operazioni sull’aritmia. Il cardiologo usa il braccio meccanico e la mappatura in 3D del cuore, per mezzo di un controllo remoto e stando comodamente seduto in un’altra stanza. Così da non essere investito dalle radiazioni dei raggi X, che vengono utilizzati per monitorare lo stato del paziente.