I migliori “congegni” tecnologici prendono spunto dalla natura. Questa volta a ispirare gli ingegneri della Carnegie Mellon University sono stati una specie di insetti chiamati pattinatori (in inglese strider) perché riescono “miracolosamente” a camminare sull’acqua.
Questi insetti sono serviti da modello per la costruzione di un nuovo animale-robot, che si muove con passo sicuro sulla superficie dell’acqua senza affondare, sfruttando la tensione superficiale, proprio come gli insetti. Si chiama STRIDE e può avere da 4 a 16 gambe, ricoperte di teflon, materiale idrorepellente (simile a quello delle pentole antiaderenti).
Tuttavia, tra le due “specie”, gli insetti sono ancora i più efficienti: in proporzione, infatti, sopportano un carico di peso 30 volte maggiore e sono più veloci. Ancora: il robot quando affonda… affonda! Mentre gli insetti riescono sempre a risalire in superficie grazie alla peluria delle loro zampe, che intrappola l’aria e funge da idrorepellente. Presto, peli sintetici anche per le gambe dei robot, promettono i progettisti.
Altre cose che sanno fare i robot: salvare i feriti in guerra, esprimere le emozioni, sbrigare le faccende domestiche, e altro ancora.