Dame di compagnia, medici androidi e intrattenitori robotici del futuro. Tutti in mostra in Giappone.
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A sinistra, ApriAlpha e ApriAttenda, due robot da compagnia sviluppati dalla Toshiba. A destra, invece, Sister Mary, un androide-infermiera che aiuta i medici dell'ospedale Saint Mary di Londra. |
Il futuro dietro l'angolo. Tra gli stand, infatti, è stata ricostruita una piccola città del futuro: girato l'angolo… si viaggia nel tempo e si entra tra le strade e tra le case di una città del 2020. Popolata di uomini e robot, per l'esattezza 65 prototipi diversi, in grado di mostrarci come sarà il futuro e come potrebbero essere i robot della prossima generazione.
Badante sintetica. Secondo gli sviluppatori di questi prototipi, la casa del 2020 ospiterà badanti per tenere compagnia agli anziani e colf per i lavori più duri. Ma saranno ovviamente degli automi.
Tra questi ApriAttenda, un robot senza braccia e alto 90 centimetri, in grado di seguire il padrone, riconoscerne la voce e l'aspetto e soprattutto tenergli compagnia. Oppure Wallwalker, un robot arrampicatore che si attacca ai vetri delle finestre e le pulisce perfettamente. E se la spesa peserà troppo, ci penserà un altro automa anch'esso esposto a Aichi.
E.R. 2020. Anche tra le mura degli ospedali ci sarà spazio per assistenti robot. Oltre a quelli già sviluppati e operativi da anni, come Da Vinci, un robot che esegue interventi di cardiochirurgia senza aprire il torace (vedi fotogallery accanto), sta infatti arrivando una nuova generazione di operatori sanitari. Sono ben 10 i prototipi in questo campo presentati in Giappone. Tra questi, un microscopico robot per operazioni addominali controllabile dai medici con un solo dito e un umanoide che riproduce perfettamente il corpo umano e sarà utilizzato per addestrare medici e infermieri.
Assente giustificata. Non è presente - perché impegnata presso l'ospedale di Londra dove lavora - Sister Mary (Suor Maria). Non si tratta di una suora infermiera e neppure di una caposala, ma di un robot in grado di muoversi in corsia e tener sotto controllo i malati e aiutare così i medici, specialmente quelli più esperti ed anziani, a essere disponibili in più luoghi e nello stesso tempo: tramite lo schermo del robot, infatti, lo specialista può dare consigli, supervisionare cartelle cliniche e persino fare diagnosi.
(Notizia aggiornata al 25 maggio 2005)