Uno dei più preziosi elementi naturali di cui abbonda il Myanmar (attuale nome della Birmania), la resina fossile nota con il nome di ambra, utilizzata per produrre gioielli e monili, ha consegnato ai paleontologi un tesoro di inestimabile valore, che svela una tappa importante dell'evoluzione dei ragni. Due gruppi indipendenti di ricercatori hanno studiato 4 esemplari di aracnidi che risalgono a 100 milioni di anni fa, preservati all'interno dell’ambra in modo quasi perfetto.
Si tratta di piccoli organismi, non più grandi di 2,5 millimetri (più 3 millimetri di coda), che a prima vista sembrano un incrocio tra ragni e scorpioni. Spiega Prashant Sharma, biologo dell'Università del Wisconsin, che ha analizzato i lavori: «La scoperta potrebbe aiutare a colmare le maggiori lacune che abbiamo circa l'evoluzione dei ragni».
Gli individui scoperti, in realtà, assomigliano a ragni - in quanto hanno zanne, pedipalpi (appendici sensoriali o prensili) e filiere produttrici di seta, ma oltre a questa "normale" dotazione in comune con gli attuali ragni, hanno anche una coda. Tra i ricercatori che hanno partecipato allo studio, Paul Selden (paleontologo, università del Kansas), ritiene che «l'appendice potrebbe essere stata usata come un'antenna: serviva forse per conoscere meglio l'ambiente circostante».
Da tempo i paleontologi cercavano organismi fossili che vissero prima dei ragni attuali e che avessero una coda, ma fino ad oggi non si sono mai trovati reperti del genere.
«È per questo», spiega Russell Garwood (università di Manchester), «che la consideriamo una scoperta eccezionale. In effetti sono già stati trovati "ragni" con una coda, ma senza filiere. Quelli appena studiati sembrano dunque essere la via di mezzo tra gli organismi più antichi da cui discesero i ragni e i ragni dei nostri giorni.»
Niente ragnatela. Nonostante l'ottimo stato di conservazione degli esemplari, chiamati Chimerarachne Yingi, sarà molto difficile riuscire a ricostruire come viveva quell'animale. Stando ai ricercatori, poiché sono stati intrappolati nell’ambra, si può ipotizzare che vivessero vicino alle piante. È però improbabile che costruissero ragnatele per intrappolare gli insetti, come i ragni moderni, nonostante le filiere. Forse le secrezioni avevano altri scopi, per esempio per avvolgere le uova o lasciare delle tracce lungo il cammino che facevano fuori dalla tana.
Esistono ancora? Secondo Selden non è del tutto da escludere che simili organismi possano ancora vivere negli habitat poco conosciuti delle foreste del Myanmar. Alcune condizioni di quell'ambiente primordiale di 100 milioni di anni fa sono simili a quelle delle foreste dei nostri giorni, perciò aracnidi simili al Chimerarachne Yingi potrebbero anche essere arrivati fino a noi.