L’arcobaleno è dovuto alla rifrazione della luce all’interno di gocce d’acqua sospese nell’atmosfera. Non è possibile misurarlo perché le sue dimensioni dipendono sia da fattori ottici sia dalla posizione dell’osservatore. Ogni osservatore vede un suo arcobaleno: se, guardandolo, si sposta, si accorge che anche la dimensione dell’arcobaleno cambia. Se cercassimo, camminando nella sua direzione, di raggiungerlo, in un primo momento lo vedremmo allontanarsi ulteriormente, per poi vederlo scomparire. In generale, perché i raggi luminosi dell’arcobaleno arrivino al nostro occhio e possano quindi essere visti, il sole deve avere un’altezza sull’orizzonte minore di 42°. Solitamente noi riusciamo a vedere solo una parte dell’arcobaleno, tanto più grande quanto più il sole è basso, e lo vediamo interamente, con la sua caratteristica forma a semicerchio, solo quando il sole è proprio all’orizzonte.