L’astronomia, che ha origini antichissime, è la scienza che studia gli astri, i loro movimenti e i fenomeni collegati. L’astrologia, che ha invece origini meno antiche (è conosciuta da circa duemila anni) afferma, sulla base di misurazioni astronomiche, di poter prevedere il futuro dell’uomo. Questa pretesa si fonda sulle credenze religiose dell’epoca in cui nacque l’astrologia.
Il destino dell'uomo. I primi astrologi, infatti, conoscevano solo cinque pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno). Poiché essi erano creduti i reali corpi fisici degli dei, si immaginò che il loro movimento sullo sfondo creato dalle costellazioni (rappresentazioni immaginarie di figure mitiche) fosse determinante per il destino dell'uomo.
Astronomia e astrologia camminarono di pari passo per molti secoli, finché i progressi della prima (sistema eliocentrico, invenzione del cannocchiale, scoperta della gravitazione universale, calcoli astronomici di precisione) non permisero di guardare all'astrologia per quello che realmente era: una superstizione basata su credenze errate, come quella che la Terra sia al centro del Cosmo.
Il boom dell'astronomia. Da allora, l'astronomia ha compiuto progressi straordinari, come scoprire e studiare stelle e galassie lontane miliardi e miliardi di chilometri, mentre l'astrologia è rimasta ferma ai principi di duemila anni fa. Non solo, ma esistono numerosi filoni astrologici, ognuno con regole e teorie diverse e spesso in netto contrasto le une con le altre.