Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori, pubblicato di recente su Nature, il posto migliore per osservare le stelle ed effettuare grandi osservazioni astronomiche è la zona dell'Antartide chiamata Dome A - l'area del continente antartico che fa registrare altitudini superiori ai 4.000 metri.
In campagna non basta! Questo perché non basta allontanarsi dalle città illuminate e neutralizzare gli effetti dell'inquinamento luminoso. Occorre fare i conti anche con un altro fattore, l'atmosfera terrestre. Ecco perché molti osservatori sono costruiti a grandi altitudini, in località di medie latitudini e dove si riscontrano bassi valori di umidità. Nell'articolo gli scienziati hanno effettuato calcoli che mostrano come quella zona dell'Antartide offra la migliore combinazione possibile di questi parametri: più precisamente, 8 metri sopra la cima della Dome A, le condizioni sarebbero cinque volte migliori rispetto agli osservatori costruiti alle medie latitudini.
Al di sopra di quest'altezza (almeno in questo punto) l'atmosfera terrestre non manifesta quelle turbolenze che finiscono per produrre disturbi nelle osservazioni.
Tutti pronti per costruire un nuovo telescopio, dunque? Calma. È vero che un telescopio installato in quel punto fornirebbe le immagini più chiare possibili, ma non bisogna dimenticare che le temperature che si riscontrano in quella zona (le più basse del Pianeta, costantemente sotto i -80 °C!) renderebbero necessarie alcune precauzioni per la gestione degli strumenti. Staremo a vedere!