Allarme al Pentagono. Pechino dispone di un super missile in grado di colpire e affondare una delle gigantesche portaerei americane con un solo colpo fino a 2.000 chilometri di distanza. È a rischio supremazia militare degli States nell’Oceano Pacifico.
“Il missile potrebbero rovesciare i delicati equilibri strategici nel Pacifico.”
Allarme rosso – Il primo campanello d’allarme l’aveva dato l’ammiraglio Robert Willard, comandante della Flotta del Pacifico, che lo scorso marzo aveva dichiarato al Congresso che la Cina stava sviluppando e sperimentando un missile balistico autoguidato di medio raggio a testa convenzionale Asbm (Anti Ship Ballistic Missile) destinato a colpire le portaerei americane. La conferma arriva in questi giorni dal segretario alla Difesa Robert Gates.
Colpita e affondata – Il missile balistico Dong Feng-21, armato con testate convenzionali ad alto esplosivo, è dotato di un raggio d’azione di circa 2mila chilometri in grado di colpire una super portaerei in soli in meno di 12 minuti. Un raggio d’azione non casuale perché circoscrive proprio quelle aree marine oggetto di scontro politico e rivendicazioni da parte della Cina come Taiwan.
Oceano Pacifico - Le portaerei statunitensi si sono infatti dimostrate un deterrente strategico importante fino a oggi contro le minacce cinesi a Taipei e l'allargamento dell'area marittima controllata dal Governo di Pechino. Non è un mistero che i cinesi considerino Taiwan una provincia “ribelle” e non abbiamo mai tollerato che gli americani le vendessero armi. Il missile Dong Feng-21 potrebbero rovesciare gli equilibri strategici nel Pacifico e mettendo a rischio la supremazia globale degli Stati Uniti se questa tecnologia si diffonde in altri Stati come Iran e Corea del Nord.