Scienze

Polo Nord, siamo alle solite

Poco prima dell'inizio dell'inverno tutta la stampa e i media in generale avevano riportato un dato che faceva ben sperare: i ghiacci del Polo Nord sembravano...

Poco prima dell'inizio dell'inverno tutta la stampa e i media in generale avevano riportato un dato che faceva ben sperare: i ghiacci del Polo Nord sembravano in risalita, o meglio possedevano un'estensione superiore a quella degli anni precedenti. Un ritorno al passato? No, tutt'altro. E se il buon giorno si vede dal mattino, ecco che all'avvicinarsi della primavera astronomica i ghiacci polari stanno segnando minimi da "paura". Nel grafico qui sotto si vede come l'estensione dei ghiacci all'inizio di questo mese di marzo sia ben sotto rispetto a quella che è l'andamento dei ghiacci presi a riferimento nel periodo 1981 - 2010. La linea da tenere in considerazione è quella azzurra. Come si vede l'estensione dei ghiacci si avvicina molto a quella del 2011-12 che poi, durante l'estate, portò alla più drammatica delle situazioni polari, con un ritiro da record.
E' difficile dire oggi cosa accadrà ai ghiacci del Polo Nord questa estate, certo è che se ad inizio primavera la situazione è già drammatica, potrebbe diventarla ancor di più con il trascorrere dei mesi estivi. Sembra paradossale che proprio al termine dell'inverno tra i più freddi che hanno colpito gli Stati Uniti orientali, il Polo Nord mostri una situazione contraria: pochi ghiacci indice di un inverno non particolarmente freddo. La situazione comunque è facilmente spiegabile perché è proprio una più alta temperatura media ai Poli che ha favorito la spinta di aria fredda verso sud. Pochi ghiacci anche a Bering Una situazione simile si sta verificando anche in prossimità dello Stretto di Bering dove la situazione dei ghiacci è simile, se non peggiore, rispetto a quella del 2012.
Tale quadro indica ancora una volta quanto fragile sia la situazione al Polo Nord e un breve periodo di rimonta dei ghiacci non significa un'inversione totale della tendenza a scomparire ad un tasso che si aggira attorno al 13% a decennio.

10 marzo 2014 Luigi Bignami
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