Una tarantola non potrà mai raggiungere le dimensioni di un pachiderma (per fortuna!). Ma perché questo avvenga non è ancora del tutto chiaro. I meccanismi che regolano la crescita animale sono ancora terreno di studi per biologi e genetisti. Una nuova ricerca compiuta sui moscerini della frutta potrebbe svelare qualche segreto in più sulle dinamiche che stabiliscono la taglia degli esseri viventi (e anche di alcune forme di tumore).
Un equilibrio deciso dagli ormoni
I processi che determinano le dimensioni di un animale sono - questo è risaputo - principalmente due. Il primo controlla la velocità di crescita e dipende dall'insulina o da ormoni simili, che stimolano la proliferazione cellulare. Il secondo regola i tempi della maturazione (o, per gli insetti, della metamorfosi) e dipende da un'altra famiglia di ormoni: nei moscerini della frutta, in particolare, dall'ecdisone, che stimola la muta, e dall'ormone giovanile, che interferisce con l'azione dell'ecdisone impedendo l'induzione della metamorfosi.
Il ruolo dell'ormone giovanile non era però ancora del tutto chiaro. Passati esperimenti hanno infatti dimostrato che larve prive di questo tipo di ormone danno origine ad adulti "nani", che raggiungono al massimo il 75% delle dimensioni normali. Perché accade questo? Forse la mancanza di ormone giovanile causa una metamorfosi prematura (e non dà alle larve il tempo di crescere a sufficienza, prima di passare alla fase successiva). O forse, la sua mancanza rallenta semplicemente la crescita.
Un ruolo chiave
Per scoprirlo, Christen Mirth dell'Instituto Gulbenkian de Ciência di Oeiras, Portogallo, e Alexander Shingleton del Lake Forest College, Illinois, hanno allevato e confrontato moscerini normali e moscerini privi di ormone giovanile. Non solo quelli privi di ormone giovanile non hanno subito una metamorfosi prematura, ma potenziando le loro capacità di produrre gli altri due ormoni, l'ecdisone e l'insulina, gli animali sono cresciuti regolarmente raggiungendo dimensioni normali.
Sembrerebbe quindi che l'ormone giovanile agisca più che altro da "direttore d'orchestra", sintonizzando e perfezionando gli effetti degli altri due tipi di ormoni. Un dato che potrebbe sembrare eccessivamente tecnico ma che, se si dimostra vero anche per gli altri animali, potrebbe spiegare i meccanismi universali di crescita e regolazione della taglia.
Le conseguenze per la salute
Queste interazioni ormonali potrebbero contribuire anche a spiegare la replicazione cellulare in alcuni tipi di cancro, come quello al seno, alle ovaie, alla prostata e ai testicoli. Imparando a interagire con questi meccanismi un giorno potremmo fare in modo che un tumore delle dimensioni di un topolino non raggiunga dimensioni difficili da controllare.
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