Scienze

Perché l’occhio aiuta la mano

Con un esperimento su alcune cavie-robot, gli scienziati hanno creato un modello matematico, che potrebbe spiegare come il nostro cervello e il nostro corpo lavorino insieme per muoversi e agire...

Perché l'occhio aiuta la mano
Con un esperimento su alcune cavie-robot, gli scienziati hanno creato un modello matematico che potrebbe spiegare come il nostro cervello e il nostro corpo lavorino insieme per muoversi e agire nell’ambiente.

Il robot guidato dagli "occhi", si avvicina agli oggetti
rossi. La vista è cruciale per il suo movimento.
© Olaf Sporns/Max Lungarella – Indiana University

Corpo e cervello lavorano insieme per capire il mondo che ci circonda. Ma come questo avvenga e come la funzione si sia evoluta nel tempo è molto difficile da capire. E gli esperimenti su animali e uomini, per il momento, potrebbero non dare gli esiti sperati perché lo studio è troppo complesso. Così Olaf Sporns neuroscienziato all’università dell’Indiana (Usa) e Max Lungarella della Tokyo University, hanno pensato di usare come “cavie” alcuni robot.

Vedo quindi sono
I tre robot uno reale e due simulati, sono stati analizzati mentre compivano azioni semplici, come prendere visione di alcuni cubi rossi e approssimarsi, oppure afferrarli con una "mano" per osservarli da vicino.
Mentre i robot svolgevano i loro compiti, i ricercatori hanno registrato tutte le informazioni provenienti dal sistema visivo e da quello motorio, mettendole a confronto.
Su questa analisi e sui relativi dati, hanno poi costruito un modello matematico che dicono gli esperti, servirà per capire meglio in che modo i sensi influenzino il sistema motorio, e viceversa, negli animali e negli uomini. E come, nel tempo, il cervello e il corpo sia siano adattati a operare insieme.

Robot imprevedibili
Ma c’è di più: il nuovo sistema matematico (che usa algoritmi della genetica) potrebbe aiutare gli scienziati, che lavorano sull’intelligenza artificiale – che finora hanno sempre considerato i due sistemi nettamente separati - a costruire robot molto più flessibili di quelli attuali. Con una migliore interazione, infatti, tra sistema motorio e apparato sensoriale, i robot potrebbero essere più capaci e soprattutto più autonomi. In altre parole potrebbero avere una “conoscenza personalizzata” dell’ambiente che li circonda e, probabilmente, potrebbero essere capaci di trovare soluzioni anche a problemi imprevisti. Come, per esempio, superare un ostacolo per il quale non erano stati programmati dall’uomo.

(Notizia aggiornata al 30 ottobre 2006)

30 ottobre 2006
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Dalle antiche civiltà del mare ai Romani, dalle Repubbliche marinare alle grandi battaglie navali della Seconda guerra mondiale: il ruolo strategico che ha avuto per la storia – italiana e non solo - il Mediterraneo, crocevia di genti, culture, merci e religioni. E ancora: cento anni fa nasceva Don Milani, il sacerdote ribelle che rivoluzionò il modo di intendere la scuola e la fede; nella mente deigerarchi nazisti con gli strumenti del criminal profiling; le meraviglie dell'Esposizione Universale di Vienna del 1873, il canto del cigno dell'Impero asburgico.

ABBONATI A 29,90€

Attacco al tumore: le ultime novità su terapie geniche, screening, cure personalizzate, armi hi-tech. Inoltre: lo studio dell’Esa per la costruzione di una centrale fotovoltaica nello Spazio; dove sono le carte top secret sulla guerra in Ucraina; il cambio climatico ha triplicato le grandinate in Europa e, soprattutto, in Italia; quali sono le regole di convivenza tra le piante degli habitat “a erbe”.

ABBONATI A 31,90€
Follow us