L’estetica occidentale si fonda sull’equilibrio e la simmetria; per questo le orecchie a sventola, specie se asimmetriche, sono ritenute antiestetiche. Non solo: la civiltà occidentale sembra svilupparsi secondo un processo di progressivo distacco dallo stato di natura. Tutto ciò che nell’aspetto di una persona può ricordare altre specie animali – come un padiglione auricolare molto grande o sporgente – è quindi considerato ridicolo o sgradevole.
Non a caso, in inglese, le orecchie a sventola si chiamano bat ears, orecchie da pipistrello, oppure Dumbo ears, in riferimento all’elefantino disneyano.
Ma non tutte le culture considerano tale condizione un inestetismo. In Giappone, per esempio, le orecchie a sventola sono indice di fortuna, successo e salute.
Misure. Nei maschi adulti, la lunghezza media dell’orecchio è di 63 mm, nelle donne di 59. L’orecchio è già pienamente sviluppato all’età di 10 anni, ma superata la soglia dei 60 anni il lobo si allunga e sembra crescere. Sono considerate “a sventola” le orecchie che si distaccano di 40° dalla linea del cranio, se viste dall’alto. Circa il 5% degli occidentali ha il padiglione sporgente, e almeno il 20% degli adulti non è soddisfatto dell’aspetto delle proprie orecchie. La prima operazione per ridurre tale inestetismo risale al 1881.