Perché le goccioline di acqua che le compongono sono sostenute da correnti ascensionali e la forza di gravità non è sufficiente a farle cadere. Le nuvole, infatti, sono formate da miriadi di minuscole goccioline, che si aggregano attorno a particelle microscopiche presenti nell’atmosfera, chiamate “nuclei di condensazione”. Questo processo però può realizzarsi solo in presenza di correnti ascensionali, che siano capaci di sostenere le goccioline stesse.
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In movimento
Sebbene le nuvole sembrino “ferme” o quasi, in realtà a livello microscopico sono teatro di continui processi dinamici: le goccioline che le compongono infatti si formano in basso, salgono via via verso l’alto e infine si dissolvono. Quando piove, significa che le gocce hanno raggiunto una dimensione tale che il loro peso non è più sostenuto dalle correnti ascensionali. E solo a quel punto, in un certo senso, le nuvole “cadono”, rovesciando il loro contenuto di acqua.
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