Fisiologicamente, il seno è la parte del corpo che provvede al nutrimento dei cuccioli. La maggior parte dei mammiferi però ha solo il capezzolo, che si inturgidisce aumentando di volume esclusivamente nel periodo dell’allattamento.
Le donne, a differenza delle altre femmine, hanno invece una massa adiposa voluminosa, che resta consistente e non varia di dimensione per tutto il periodo riproduttivo, ma non influisce sul funzionamento della ghiandola mammaria. La quantità di latte disponibile per il neonato infatti non dipende dalle dimensioni del seno.
L’accumulo di grasso sul seno è invece probabilmente correlato alle scelte sessuali tipiche della nostra specie. Tra gli animali, il corpo dei maschi è molto diverso da quello delle femmine quando il comportamento sessuale è promiscuo (i maschi si accoppiano con molte femmine e - a volte - viceversa), un tipo di sessualità comune anche negli uomini primitivi. E tra il corpo di un uomo e quello di una donna ci sono in effetti molte differenze: i maschi sono in media più alti, e hanno una maggiore massa muscolare, le donne hanno taglia più bassa e cuscinetti adiposi su fianchi, petto e glutei.
Inoltre il seno nella donna si trova in posizione frontale e non ventrale. Ma l’uomo è anche l’unico primate, insieme al bonobo, che si accoppia frontalmente.
Il seno dunque deve avere avuto un’importanza notevole anche per la scelta di questa posizione.