L’afta epizootica è una malattia provocata da un virus di piccole dimensioni (27-30 nanometri di diametro), molto contagioso, che colpisce gli ungulati (bovini, ovini, caprini, suini). Si manifesta con vescicole e abrasioni sul muso, sul naso, sui capezzoli e sulle zampe da 7 a 12 mesi dopo il contagio, e si trasmette per contatto diretto con l’animale infetto, soprattutto per via aerea (inalazione di aerosol contenenti il virus).
Duro a morire. Il virus è però molto resistente ed è in grado di sopravvivere per oltre un mese nell’aria, nella carne (sia fresca, sia trattata), in prodotti di consumo non ben pastorizzati, e perfino su attrezzature, veicoli o persone: la quantità di virus presente sulle scarpe o sugli abiti è sufficiente a trasmettere l’infezione. Da un’area fortemente infetta, il virus può essere trasportato dal vento fino a 300 chilometri di distanza.
La vaccinazione disponibile blocca i sintomi, ma non impedisce la trasmissione.