Un numero sempre più crescente di studi dimostra che la sorpresa è l'emozione che, rompendo gli schemi, ci aiuta a capire il mondo. Già Sigmund Freud, nel saggio Al di là del principio di piacere, racconta di averlo intuito osservando suo nipote di 18 mesi, intento a capire il funzionamento del cosiddetto “gioco del rocchetto”.
Mi meraviglio... In pratica, il padre della psicoanalisi intuì che tutti noi tendiamo a ripetere le azioni che ci aiutano a costruire uno schema della realtà e a prevedere ciò che accadrà. E che il motore di questo comportamento è proprio il desiderio di provare meraviglia.
... e Cambio idea. Le nostre esperienze e convinzioni, infatti, creano nella nostra mente degli schemi abbastanza precisi, sui quali tendiamo a prevedere gli eventi futuri. Se però accade qualcosa che contraddice quegli schemi, se si genera un evento in netto contrasto con una certezza che magari abbiamo da tempo, scatta allora la sorpresa, che diventa la chiave per correggere le nostre idee e imparare nuove cose.
Insomma, dopo questa emozione che dura pochissimo, le nostre previsioni saranno più precise e il nostro modello del mondo si affinerà.
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