Come si fa a maneggiare un dinosauro lungo oltre 30 metri e pesante più di 80 tonnellate? Facile: basta rimpicciolirlo.
È quanto sta facendo Kenneth Lacovara, un paleontologo americano della Drexel University di Philadelphia. La sua idea è quella di costruire un modello in scala e robotizzato di un grande sauro stampandone le ossa con una stampante 3D di quelle comunemente utilizzate nei processi di modellazione industriale.
Dinosauro king size
Lacovara utilizzerà uno scanner laser per acquisire le immagini delle ossa fossilizzate di un Paralititan stromeri, un grande sauropode titanosauride del cretaceo che visse in Africa 90 milioni di anni fa. Si tratta di uno dei più grandi dinosauri mai esistiti: lungo fino a 33 metri - quanto 3 autobus messi in fila - poteva superare le 80 tonnellate di peso.
«Questa è una nuova frontiera della paleontologia: ci permetterà di studiare come queste creature si muovevano, si cibavano e si riproducevano»
spiega lo scienziato.
Lacovara e i suoi colleghi hanno già stampato alcune ossa del loro modello: adesso dovranno ricorprirle con tendini e muscoli prima di poter inserire motori e controlli. Gli scienziati prevedono di avere il primo robot fuzionante entro la fine dell'anno.
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Questione di resistenza
Il paleontologo americano non è comunque l'unico a seguire la strada della modellazione 3D per lo studio dei fossili: il Canadian Museum of Nature dell'Ontario ha infatti già realizzato un proprio laboratorio di modellazione tridimesionale per studiare non solo i movimenti dei dinosauri ma anche quelli dei nostri più antichi progenitori.
Fino ad oggi questo tipo di ricerche è stato condotto realizzando calchi in gesso delle ossa da studiare, ma si tratta di procedimenti lenti e che permettono di avere copie utilizzabili solo 5 o 6 volte: la stampa in plastica dei modelli dovrebbe risultare molto meno costosa sia in termini economici che di tempo.
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Paleontologia hi-tech: il dinosauro si stampa in laboratorio
Nell'attesa che qualcuno riesca a riportali in vita per davvero, una nuova tecnologia digitale prova a far vivere delle copie in scala dei più grandi sauri mai esistiti.
