Una zanzara geneticamente modificata non resiste alle durezze della competizione.
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La testa di una zanzara portatrice della febbre gialla, Aedes punctor. Modificare questi insetti potrebbe essere un'arma contro molte malattie. |
La natura è più forte. Purtroppo l'esperimento ha stabilito che le zanzare modificate non hanno la stessa competitività di quelle “naturali”. Secondo Andrea Crisanti, ciò non è dovuto al gene stesso che ha modificato le zanzare, ma al fatto che le zanzare rilasciate derivano tutte da una stesso individuo, e sono quindi praticamente cloni. E in natura, i cloni spesso hanno la peggio quando sono inseriti in popolazioni selvatiche. «L'esperimento non è stato un fallimento, ci ha detto Andrea Crisanti, anzi ha permesso di capire in anticipo i difetti della tecnica, e studiare le contromisure per andare avanti nello studio».
(Notizia aggiornata al 3 marzo 2003)