Ciò che potete leggere qui sotto è il live blog dell'annuncio del premio Nobel per la Fisica 2013, in ordine cronologico, così come lo abbiamo raccontato in diretta. I principali punti da sapere, per iniziare sono:
10.45 - Chi vincerà il Nobel?
Da giorni nella comunità scientifica si fa il nome di Peter Higgs (leggi chi è e perché merita il Nobel) per la sua teoria del bosone di Higgs, confermata sperimentalmente nell'acceleratore LHC del Cern di Ginevra.
C'è però un problema: il Nobel può essere diviso solo tra 3 persone e la teoria del bosone di Higgs è stata scritta da almeno 6 fisici teorici nel 1964 (leggi la storia). Uno è morto nel frattempo - Robert Brout nel 2011 - ma 5 sono ancora vivi.
Il fisico del Cern Jon Butterworth ha dichiarato al Guardian:
Il Nobel dovrebbe andare a Higgs, Englert e al Cern. I Nobel sono per le scoperte. Higgs e Engelert hanno scoperto la teoria, il Cern (molte persone) hanno scoperto la realtà. Se il comitato del Nobel decidesse di seguire quanto fatto in precedenza [premiare solo fisici teorici e non sperimentali come quelli del Cern e più di 3 fisici, NdR] e non volesse premiare un'istituzione e la collaborazione di molti fisici, smentirebbero semplicemente il modo con cui (talvolta) procede la grande scienza.
12.10 - L'annuncio verrà dato alle 12.45, ora italiana
Nel frattempo, qualche curiosità: lo sapete perché non esiste il premio Nobel per la matematica? Pare sia una questione di corna (sì proprio quelle dei mariti).
Chi può proporre una persona per il Nobel? Parecchie persone pare. Se invece siete più interessati alla scienza ecco, un vecchio multimedia spiega come è stato trovato il bosone di Higgs. Un'ottima spiegazione
Il Nobel per la Fisica 2013 è stato assegnato a:
François Englert della libera Università di Bruxelles (Belgio)
Peter Higgs dell'Università di Edimburgo (UK)
"per la loro scoperta teorica del meccanismo che ci permette di capire l'origine della massa delle particelle subatomiche e che è stato recentemente confermato attraverso la scoperta di questa fondamentale particella prevista dagli esperimenti ATLAS e CMS all'LHC del CERN"
Niente Cern, come alcuni speculavano, che però è stato citato nelle motivazioni. Il premio Nobel è andato a Higgs (ecco chi è) che oggi è in vacanza e senza cellulare con sé e al suo collega belga François Engler che nel 1964, indipendentemente da Higgs, propose la stessa teoria con lo scomparso Robert Brout.
13.10 - Le motivazioni del premio
Perché quasi tutte le particelle hanno una massa? E perché alcune, come il fotone, la “particella” della luce, hanno invece massa pari a zero?
Le risposte a questi quesiti provengono dal cosiddetto “modello standard”, sviluppato dai fisici teorici per spiegare il mondo dell’infinitamente piccolo in maniera coerente e completa.
Secondo tale modello, la risposta a queste domande risiede nella presenza di una particella, che fu ribattezzata bosone di Higgs. Secondo il modello standard, associato al bosone di Higgs c’è il campo di Higgs, un campo di forze che permea tutto l’universo, del quale il bosone è “portatore” della forza.
Quasi nessuna particella può attraversare senza conseguenze il campo di Higgs: il transito di una particella viene infatti “disturbato”, come se essa passasse attraverso una rete tesa.
Sarebbe proprio questo disturbo (i fisici parlano di “interazione”) a generare la massa delle particelle. Un’eccezione alla regola è appunto quella del fotone, non… incline a interagire con il campo di Higgs.
Questa teoria venne proposta in maniera indipendente da Englert e Higgs nel 1964. Ed è stata per molti anni la base - soltanto teorica - del Modello Standard.
Per dimostrare le ipotesi di Higgs e Englert, è stata messa in piedi la macchina più complessa mai concepita dall'uomo: l'LHC, il Large Hadron Collider, il mastodontico acceleratore di particelle inaugurato nel 2008 al Cern di Ginevra.
Quattro anni di collisioni tra protoni (guarda come funzionano) hanno evidenziato la "pistola fumante" che mancava per confermare la teoria, cioè il bosone di Higgs, la particella associata all'omonimo campo, il quale di per sé non è rilevabile.
Ecco perché nelle motivazioni del premio è stato dato ampio risalto alle verifiche sperimentali compiute da due esperimenti dell'acceleratore LHC (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra.
Come spieghiamo in questo profilo di Higgs e delle sue teorie, Higgs non ha mai nascosto che alla sua stessa conclusione stavano sopraggiungendo contemporaneamente anche altri due gruppi di ricerca:
1. quello formato da Robert Brout (oggi scomparso) e François Englert dell'Università di Bruxelles (che oggi divide con Higgs il Nobel);
2. il terzetto Gerald Guralnik, Carl Richard Hagen e Tom Kibble dell'Imperial College di Londra che pubblicarono le loro ricerche un mese dopo.
Ecco che cosa ha dichiarato Kibble pochi minuti fa.
Sono lieto di vedere che l'Accademia svedese ha riconosciuto l'importanza del meccanismo con cui si genera la massa e la previsione del bosone di Higgs, recentemente verificato al CERN.
I miei due collaboratori, Gerald Guralnik e Carl Richard Hagen, e io abbiamo contribuito a quella scoperta, ma la nostra ricerca è stata senza dubbio l'ultima delle tre ad essere pubblicata su Physical Review Letters nel 1964 (anche se naturalmente consideriamo il nostro approccio come il più approfondito e completo).
Quindi non sono sorpreso che l'Accademia svedese non ci abbia incluso tra i vincitori, dal momento che sono costretti dalla regola che si sono auto imposti di non dare il premio a più di tre persone.
I miei più sinceri complimenti vanno ai due vincitori del Premio, François Englert e Peter Higgs.
Una triste omissione dall'elenco è stata quella di Robert Brout, collaboratore di Englert ora deceduto.
Tom Kibble
13.26 - Le reazioni
Peter Higgs non è raggiungibile al telefono. Pare sia in vacanza senza cellulare.
Francois Englert, raggiunto al telefono in diretta alla domanda "Professor Englert, come ci si sente a vincere un Nobel?" ha risposto "Lo immaginerà, non è affatto male. Sono molto felice".
Sono arrivati i primi complimenti via twitter del premier inglese Cameron (che però si complimenta solo con l'inglese Higgs, trascurando il belga Englart).
Congratulations to Britain's Professor Peter Higgs, who is sharing this year's #NobelPrize for Physics.
— David Cameron (@David_Cameron) October 8, 2013Jubilation from @ATLASexperiment & @CMSexperiment physicists at CERN for today's #BosonNobel #NobelPrize result. pic.twitter.com/L7YWiZiAmc
— CERN (@CERN) October 8, 201314.20 - Festa al CERN
In questo momento il presidente del CERN e i portavoce dei diversi esperimenti sono in conferenza stampa e commentano il premio a Englert e Higgs (guarda).
Nel frattempo sono arrivate varie dichiarazioni. Tra queste quella di Fabiola Gianotti, portavoce dell'esperimento ATLAS, uno dei due che hanno confermato l'esistenza del bosone di Higgs.
50 anni di ricerca per una grande scoperta in cui il passo definitivo l'hanno fatto gli esperimenti ATLAS e CMS che al momento della scoperta erano a guida italiana.
Sono molto soddisfatta ed emozionata.
Questa assegnazione premia la teoria sul Bosone di Higgs, il meccanismo Brut-Englert-Higgs, ma premia di conseguenza anche la scoperta sperimentale e le migliaia di scienziati che ne sono protagonisti, tra i quali vi sono moltissimi italiani.
Fabiola Gianotti
The Higgs Boson Explained from PHD Comics on Vimeo.
10.30 - Qualche curiosità sul Nobel per la Fisica
106: sono i Nobel per la Fisica assegnati dal 1901.
6: le occasioni in cui non è stato assegnato: nel 1916, 1931, 1934, 1940, 1941, e 1942. Nel 1922 venne assegnato anche il Nobel del 1921. A vincerlo fu Albert Einstein (Scopri perché venne assegnato soltanto l'anno successivo).
2: le donne a vincere il Nobel per la Fisica: Marie Curie nel 1903 e Maria Goeppert Mayer nel '63
1: John Bardeen ha vinto per due volte il premio Nobel per la Fisica. Nel 1956 per gli studi sul transistor e nel 1972 per la teoria fondamentale della superconduttività ordinaria.
55: l'età media dei vincitori (al momento della consegna del premio)