Alle 11.45 circa, l'Accademia Reale Svedese delle Scienze assegnerà il premio Nobel per la Chimica 2012.
In questa pagina seguiremo l'evento in diretta e vi racconteremo con notizie, commenti e infografiche la storia dei vincitori e la portata della loro scoperta.
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11.20 - Qualche dato e curiosità sui Nobel per la Chimica:
161: sono i Nobel per la Chimica assegnati dal 1901.
4: le donne a vincere il Nobel per la Chimica
57: l'età media dei vincitori (al momento della consegna del premio)
11.45 - Il Nobel per la Chimica 2012 è stato assegnato a
Robert J. Lefkowitz (Stanford University, USA) e
Brian K. Kobilka (Duke University, USA)
"per i loro studi sui recettori accoppiati a proteine G".
11.55 - Un premio "ai sensi delle cellule"
Il nostro corpo ha sviluppato un sofisticatissimo sistema di interazione tra miliardi di cellule. Non è facile fare interagire così tanti elementi e soprattutto elementi molto diversi. Per fare questo ogni cellula ha una serie di minuscoli recettori che gli permettono di percepire l'ambiente e di adattarsi ad esso o ai cambiamenti che possono intervenire.
Robert Lefkowitz e Brian Kobilka hanno ricevuto il Premio Nobel 2012 per la Chimica per le scoperte rivoluzionarie che rivelano il funzionamento interno di una famiglia importante di tali recettori: i recettori accoppiati a proteine G.
I meccanismi con cui le cellule percepiscono l’ambiente in cui si trovano è rimasto un mistero per i anni. Per esempio, gli scienziati in effetti sapevano da tempo che gli ormoni come l’adrenalina avevano effetti molto potenti sull’organismo: aumento della pressione, battito cardiaco accelerato. Ma come facevano le cellule a “capire” che nel corpo c’era adrenalina? Si sospettava la presenza di qualche genere di destinatario degli ormoni, ma che cosa fossero e come lavorassero è rimasto un punto oscuro per la maggior parte del 20 secolo.
Lefkowitz ha iniziato a usare la radioattività nel 1968 al fine di tracciare i recettori delle cellule. Ha attaccato un isotopo di iodio a vari ormoni, e grazie alla radiazione, è riuscito a svelare diversi recettori, tra quelli un recettore per l’adrenalina: il recettore β-adrenergico. Con il suo team di ricercatori ha estratto il recettore dal suo nascondiglio nella parete cellulare e ha iniziato a capire come funzionasse.
Negli anni ’80, grazie all’arrivo di Kobilka, il team di Lefkowitz riuscì a isolare il gene che codifica il recettore β-adrenergico. Analizzando il gene, i ricercatori scoprirono che il recettore era molto simile a un recettore che si trova nell’occhio e che ha il compito di catturare la luce. Si sono così resi conto che c'è una intera famiglia di recettori che si assomigliano e funzionano nello stesso modo.
Oggi questa famiglia è denominata recettori accoppiati a proteine G. Circa migliaio di geni codificano i recettori di questa famiglia. Ci sono recettori che segnalano alle cellule la presenza di luce, sapori e odori; recettori per adrenalina, istamina, serotonina e dopamina. Circa la metà di tutti i farmaci che abbiamo oggi raggiungono il loro effetto attraverso i recettori accoppiati a proteine G.
12.50 - Kobilka ha commentato così la vittoria: «Quando una persona ti chiama in piena notte (in California) e ti dice che hai vinto il Nobel, pensi a uno scherzo», ha commentato Kobilka. «Ma quando ti chiamano cinque persone con un marcato accento svedese per congratularsi con te, capisci che non è uno scherzo».