Gli appassionati di calcio hanno preso d’assalto internet e il traffico è schizzato alle stelle battendo il precedente record delle elezioni di Barack Obama. E alcuni allenatori hanno vietato l’uso di Facebook & Co. ai giocatori.
“Il giorno del fischio d'inizio dei Mondiali si sono collegati al web 12,1 milioni di visitatori al minuto”
Obama vs Mondiali – Che la febbre per il calcio a livello “mondiale” sia alta in questo periodo lo sappiamo tutti (oggi scende in campo anche l’Italia), ma il surriscaldamento del tifo a livello globale è stato misurato anche con un termometro di tipo “web”. Secondo le rilevazioni effettuate da Akamai sabato 11 giugno, giorno del fischio iniziale del Campionato del Mondo 2010 in Sud Africa, la “colonnina” del traffico internet ha avuta un’impennata, superando il precedente record che risaliva alle elezioni del presidente Barack Obama.
Tifo globale –Per tutti i paesi del mondo è stata una giornata “heavy”, ossia di grande traffico, con Stati Uniti ed Europa a trascinare il collegamento. Secondo i dati di Akamai, i siti di notizia hanno iniziato a registrare un’impennata a partire dalle ore 6 di mattina (11:00 in Italia) per arrivare nel giro di 6 ore, verso mezzogiorno (16:00 in Italia) 12,1 milioni di visitatori al minuto. Per l’elezione di Barack Obama il dato era di “solo” 8,5 milioni di internauti.
No “social” – Per molti team, durante i mondiali, è scattato il “coprifuoco” per i social network. Non è strano che molti allenatori vietino sesso e alcool, ma impedire che i giocatori usino Facebook, Twitter & C. è una novità. Sono almeno queste le regole imposte a Spagna, Brasile, Messico, Olanda, Germania, Argentina e Inghilterra. L’allenatore del Cile non solo ha vietato l’uso delle reti sociali, ma ha lasciato i giocatori direttamente senza internet.