Il 3D è un mercato in forte crescita e c'è chi, in anticipo sui tempi, ha avuto un'idea geniale: perché non produrre occhiali “fashion” per vedere film in tre dimensioni con classe?
“Per Avatar sono stati venduti 798 mila occhiali”
Eureka! - Prima o poi l'occasione della vita capita a tutti, basta saperla riconoscere e coglierla al volo. Rhett Adam l'ha agguantata “al volo” a 35mila piedi di altezza su un volo intercontinentale che lo riportava nella nativa Australia. Lui, responsabile dello sviluppo di occhiali Polaroid, incontra il dirigente di una casa cinematografica che gli racconta come il futuro dei film sarà in tre dimensioni. Eureka! Rhett molla il suo lavoro e fonda Look 3D Eyewear, uno studio di progettazione per occhiali 3D.
Mercato pazzesco - Gli inizi sono stati difficili, ammette Rhett, ma adesso la sua azienda produce ben quattro collezioni di occhiali 3D passivi, quelli con lenti grigie a polarizzazione circolare, in una grande varietà di stili. Tra l'altro sono anche gli unici sul mercato certificati RealD, ossia la tecnologia leader nella proiezione stereoscopica tridimensionale. È un mercato pazzesco. Solo per Avatar 3D sono stati venduti 798mila occhiali al giorno e con 25 film in uscita nel 2010 questi speciali paraocchi andranno letteralmente a ruba. E non c'è solo il cinema, ma anche le tv, i monitor e ben presto anche le console di gioco. Look 3D Eyewear poi ha la “vista” lunga e propone anche modelli 3D per chi già porta gli occhiali. Insomma, perché lasciarsi scappare un mercato potenziale di circa il 50% della popolazione mondiale?