I microbi sono in grado di intraprenedere lunghi viaggi intercontinentali, senza necessità di un velivolo o di altro mezzo meccanico, e arrivare a destinazione in ottima salute. Lo hanno confermato alcuni scienziati dopo aver reperito e analizzato campioni di polvere raccolti e conservati da Charles Darwin e altri studiosi dell'epoca, oltre 200 anni or sono. Le analisi geochimiche hanno mostrato che tali polveri presentano batteri e funghi (soprattutto eubatteri e ascomiceti) fissati alle particelle, con le quali possono essere trasportati da un continente all'altro. Nello studio viene spiegato come, durante le tempeste di sabbia che avvengono nei deserti, la polvere viene spinta verso l'alto; prima di essere trasportate dal vento, le particelle più grosse ricadono mentre quelle di dimesioni inferiori ai 10 micron restano sospese e sospinte dall'Africa anche fino ai Caraibi. I risultati riportati indicano chiaramente che molti microbi possono sopravvivere a viaggi intercontinentali e "riattivarsi" anche a distanza di secoli.