I ricercatori di un dipartimento congiunto dell’Università di San Diego e dell’Università di Washington hanno recentemente pubblicato un documento dal titolo: "Experimental Security Analysis of a Modern Automobile", in pratica gli scienziati hanno analizzato i punti deboli dei sistemi elettronici nelle automobili contemporanee.
“Una ricerca americana svela che la corsa delle automobili verso l’elettronica crea problemi di sicurezza”
Centraline vulnerabili – I ricercatori hanno svolto degli esperimenti sulle “electronic control units” montate sulle automobili americane: sono le centraline per il controllo e la gestione delle funzioni di automobile e motore, note agli addetti ai lavori con l’acronimo di ECU. In pratica sono quelle componenti elettroniche, costruite anche da alcune note aziende italiane, che ordinano le funzioni operative nella macchina: valvole del motore, impianto frenante, sistema di raffeddamento e altro.
Prova sul campo – Ebbene i ricercatori hanno scoperto che il sistema è fragile e le centraline, ovvero i centri nervosi nella biologia delle automobili, possono essere facilmente soggetti ad attacchi da parte degli hacker. Con vari ingressi informatici non consentiti sono riusciti a disabilitare i freni impedendo al guidatore di fermare il veicolo o, al contrario, sono riusciti a frenare un’automobile che era in movimento. Inoltre con altri programmi, sono entrati nel sistema che viene utilizzato per la diagnostica in officina e si sono impadroniti di altre funzioni del mezzo, senza che il pilota potesse farci nulla: hanno attivato le luci, l’aria condizionata e la radio di bordo, anche in remoto.
In futuro ci vorrà un firewall – Non tutte le auto vantano centraline e sistemi elettronici complessi, ma alcuni modelli già oggi eccellono per le proprie caratteristiche tecnologiche. E in futuro ci saranno sempre più mezzi a 4 ruote che necessitano di un computer per ordinare e gestire le molteplici funzionalità che portano a spasso. Questo è il motivo che genera la soluzione a cui sono arrivati i ricercatori: andrebbero approfonditi gli aspetti relativi alla sicurezza degli impianti e dei circuiti informatici sotto al cofano, magari con appositi sistemi anti-intrusione informatica.