I voli notturni potrebbero contribuire in maniera maggiore al surriscaldamento globale, rispetto a quelli diurni.
I fumi caldi che gli aerei scaricano in quota entrano in contatto con le correnti fredde e umide, creando una condensa che si distribuisce per un raggio di due chilometri e persiste nell’aria per ore. Un effetto che in inglese si chiama “contrail” e che contribuisce al riscaldamento globale del nostro pianeta.
Monitorando il traffico notturno gli scienziati si sono accorti che mentre di notte viaggia solo il 25 per cento degli aerei, il loro contributo al riscaldamento globale è dell’80 per cento.