Sembra la trama di un brutta copia del Codice da Vinci di Dan Brown. Eppure una coppia di tecnici informatici è riuscita a far credere al facoltoso pianista Roger Davidson che era vittima di un complotto internazionale ordito dall'Opus Dei per ucciderlo.
“L'incredibile raggiro è iniziato nel lontano 2004”
Devi morire! - È una storia che rasenta l'incredibile. Era il 2004 quando Roger Davidson, compositore nonché erede della fortuna petrolifera della famiglia Schlumberger, porta il suo computer alla Datalink, un negozio di computer di New York, perché è convinto che sia infettato da un virus e teme per le sue composizioni musicali. Il proprietario Vickram Bedi, con la complicità della fidanzata Helga Invarsdottir, gli fa credere che non si tratta in realtà di un virus bensì di qualcosa di ben più grave, ossia la prova tangibile di una minaccia di morte nei suoi confronti.
Virus Opus Dei - Il duo Vickram&Helga convince Roger Davidson di essere vittima di un complotto internazionale ordito dall'organizzazione cattolica l'Opus Dei in combutta con l'Intelligence degli Stati Uniti e qualche altro non meglio identificato paese straniero. E in cambio di protezione 24 ore su 24, e la rimozione del “virus”, sono riusciti a spillargli 160mila dollari al mese per anni fino ad arrivare all'incredibile cifra di 20 milioni. Una messinscena che non poteva durare in eterno, e i due truffatori adesso rischiano tra i gli 8 e i 20 anni di galera. A Roger Davidson, invece, va senza dubbio il “mongolino d'oro” per aver abboccato, e soprattutto per essere rimasto attaccato all'amo per così dato tempo.