Importanti differenze strutturali nel cervello di maschi e femmine determinano le specificità di ciascun sesso. Le differenze sono il risultato della morte selettiva di alcune cellule prodotta da un singolo gene durante lo sviluppo.
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Sesso e morte nel cervello. La morte di alcune cellule determina le principali differenze tra maschi e femmine a livello neuronale. |
Che cosa determina le specificità dei sessi? Secondo una nuova ricerca dell'Università del Massachusetts Amherst, il responsabile potrebbe essere addirittura un unico gene che interviene nello sviluppo del cervello.
Nei primi mesi di vita dei mammiferi, uomo compreso, entrambi i sessi possiedono lo stesso numero di cellule nervose. Ma quando con lo sviluppo entrano in campo gli ormoni sessuali, come il testosterone, il cervello del maschio e quello della femmina prendono due strade differenti. Il cervello maschile si sviluppa maggiormente in una regione detta “letto della stria terminale (BNST)”. Viceversa, quello femminile cresce soprattutto nella zona nota come “regione periventricolare anteroventrale (AVPV)”. Perché avviene tutto questo?
L'harakiri dei neuroni. “Durante lo sviluppo del sistema nervoso, si verifica prima una sovrapproduzione di cellule nervose seguita da un periodo in cui molte cellule muoiono” afferma Nancy Forger che ha guidato la ricerca “dal 20% all'80% dei neuroni, che sono stati inizialmente generati, muoiono”.
Il responsabile della strage sarebbe proprio il testosterone che scatenerebbe la morte programmata, o apoptosi, delle cellule nervose. In altre parole, l'ormone indurrebbe al suicidio i neuroni di alcune regioni del cervello.
Maschi e femmine uguali. I ricercatori hanno esaminato il cervello di alcuni topi privati del gene Bax, coinvolto proprio nell'apoptosi, è non hanno trovato alcune differenze nelle due regioni abitualmente diverse tra i sessi. Sembra dunque che il testosterone non sia l'unico responsabile della “potatura” del cervello. La proteina Bcl-2 che promuove la sopravvivenza delle cellule e Bax che invece guida la loro autodistruzione sarebbero direttamente coinvolti nel modellamento del nostro sistema nervoso. Il prossimo passo? Seguire i topi transgenici nel loro sviluppo, per capire se le mancate differenze neuronali si ripercuoteranno anche nel loro comportamento.
(Notizia aggiornata al 10 settembre 2004)