Cellulari, lettori mp3 e altri piccoli gadget sono ormai "parte di noi". Così radicati e indispensabili da non poterne fare a meno, neppure per un po', neanche il tempo giusto per una ricarica come si deve. Non stupisce, perciò, se c'è chi si ingegna affinché questa separazione non sia mai necessaria. Ecco due esempi recenti. Un team canadese (della Fraser University) ha messo a punto una diavoleria che, legata a una gamba, è capace di convertire il movimento in energia, in quantità sufficiente, pare, per alimentare qualcosa come dieci telefonini! Essenzialmente una dinamo, che sfrutta il nostro movimento senza che noi quasi ce ne accorgiamo. Ma ancora più fantasiosa è la soluzione ideata Zhong Lin Wang del Georgia Institute of Technology di Atlanta: un tessuto in grado di produrre elettricità. Le particolari fibre sono ricoperte da minuscoli cavi di ossido di zinco che, quando vengono piegati, producono piccole cariche grazie all'effetto piezoelettrico. Intrecciati con normali fibre tessili, diventano normali vestiti e fonte di elettricità grazie al più piccolo movimento di chi li indossa. [ST - Foto: "Electric Dress" di Tanaka Atsuko, 1956.]