Ritrovati alcuni utensili di 250.000 anni fa, che denotano una certa abilità non solo nella fabbricazione ma anche nel concetto, o come si dice oggi nel “design”. Forse quegli uomini primitivi erano molto più intelligenti di quanto si è sempre pensato.
Uno degli utensili ritrovati è anche uno dei più grandi finora scoperti. Foto: © University of Southampton |
Si tratta di una ventina di utensili in pietra dalle forme diverse, tra cui un “coltello” molto appuntito lungo 30 centimetri (nella foto). Che serviva probabilmente per uccidere animali di grosse dimensioni come i rinoceronti, gli elefanti o i cervi.
Dall’idea all’oggetto
Gli arnesi, ancora in buono stato di conservazione, dimostrano una certa abilità nel costruire strumenti sofisticati, forse utilizzando anche qualche rudimentale tecnica per affilarli.
Ma non solo, secondo i ricercatori la capacità di concepire oggetti dalle forme diverse, prima pensandoli e poi costruendoli presuppone uno sviluppo mentale che prima si ignorava.
Non solo Homo sapiens
Che questo territorio dove probabilmente scorreva un piccolo fiume, fosse già abitato 500.000 anni fa si sapeva, ma non che i suoi abitanti fossero tanto capaci.
I nuovi ritrovamenti invece suggeriscono che anche se da queste parti in quel periodo non si trovava il nostro diretto antenato, l’Homo sapiens (che allora non era in Europa) i primitivi abitanti della Bretagna - probabilmente l’uomo di Neandertal - non erano poi così lontani dall’uomo moderno e non è da escludere, secondo Francis Wenban-Smith che ha guidato la ricerca, che usassero anche qualche primitiva forma di linguaggio
(Notizia aggiornata al 21 giugno 2006)