Recentemente ne abbiamo avuto la conferma: il 2014 è stato l'anno più caldo di sempre. Ma per quanto allarmanti siano i dati sul riscaldamento globale, talvolta ci si dimentica che, al Polo Nord, la situazione è ancora più critica.
La video animazione che vedete, diffusa dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) americana, mostra il progressivo assottigliamento dei ghiacci artici, dal 1987 al novembre 2014, in un angosciante time-lapse.
c'è ghiaccio, e ghiaccio. I diversi colori rappresentano l'età del ghiaccio presente: in bianco vediamo il ghiaccio più vecchio (dai 4 anni in su), importante perché più spesso e potenzialmente più resistente all'incremento di temperatura estivo; in blu il ghiaccio più recente, con meno di un anno di età, formatosi nell'ultimo inverno. Quest'ultimo è il primo a sciogliersi quando arriva la bella stagione.
lotta per la sopravvivenza. Ogni inverno, il ghiaccio marino riempie quasi tutto il bacino artico, per poi sciogliersi in buona parte durante l'estate. Il ghiaccio assottigliato inizia a muoversi in una corrente fredda, il Beaufort Gyre; se sopravvive all'estate in questa corrente, tenderà ad ispessirsi e divenire meno vulnerabile ai cambiamenti climatici.
calo progressivo. Dagli anni 2000, secondo la NOAA, anche il Beaufort Gyre si è riscaldato, perdendo parte del suo ruolo di custode dei ghiacci; e se negli anni '80 il ghiaccio più vecchio costituiva il 26% del totale, nel 2014 è arrivato al 10%. Anche il temporaneo aumento dei ghiacci registrato tra il 2013 e il 2014 non lascia comunque ottimisti: il declino dei ghiacci artici è costante e inesorabile.